di REDAZIONE
Secondo quanto riporta El Mundo, quotidiano conservatore spagnolo, parlando dal suo quartier generale nel Teatro Goya di Madrid, Pablo Iglesias ha posto i primi paletti per la formazione di quello che lui chiama “compromesso storico”, “Non c’è dubbio che il referendum in Catalogna sia indispensabile per costruire un nuovo progetto storico e un nuovo progetto comune”.
Nel mentre, continua il caos derivante dalle elezioni spagnole del 20 dicembre. Dopo il No dei socialisti e di Podemos a un possibile Governo Rajoy, il leader del PP ha dichiarato di voler tentare il tutto e per tutto, proponendo a Ciudadanos e al Psoe un “patto costituzionale” contro Podemos e i separatisti, unica via secondo lui per dare la Paese la stabilità che merita.
Parallelamente però è Pablo Inglesias a porre le proprie condizioni. Podemos appoggerà l’investitura del leader socialista Pedro Sanchez a Premier a condizione che il Psoe accetti la richiesta di un referendum sull’indipendenza della Catalogna. Il Psoe, viceversa, ha detto che “negozierà con Iglesias solo se rinunceranno ad appoggiare il referendum catalano”.
Il numero uno di Podemos avvierà una serie di colloqui con le varie forze politiche allo scopo di attuare una riforma costituzionale volta a modificare la legge elettorale, blindare i diritti sociali, varare l’indipendenza della Giustizia e porre fine alle ‘porte giratorie’ fra politica e grandi imprese. Nel caso in cui il partito dovesse ricevere un No come risposta, affronterà a testa alta eventuali elezioni anticipate. “Se si torna a votare – ha affermato – possiamo essere molto ottimisti”.
Non bastava che loro avessero Artur Mas e noi Bobo, adesso si scopre che loro hanno anche Iglesias mentre a noi tocca Casaleggio!!! Veramente c’è da chiedersi se noi siamo figli di un dio minore…