Le cosiddette ‘forze anti-sistema’ si stanno affermando in tutta Europa. Grande preoccupazione. Ultimo, in ordine di tempo, il successo di Podemos in Spagna, seguito, tra gli altri, a quello degli indipendentisti scozzesi, di Orban, di Syriza, della Le Pen, dei nazionalisti corsi. Qualcosa non va nella vecchia Europa. In effetti… il sistema di potere che la governa ha passato gli ultimi vent’anni a discutere, cincischiare, non decidere. I leader dei grandi stati nazionali non hanno mai assunto un approccio europeo e hanno usato lo strumento Europa per fare i propri interessi nazionali; non facendo in questo modo del bene né all’Europa né a se stessi. Basti pensare all’atteggiamento assunto durante la crisi economica: ognuno pensava al proprio tornaconto e cercava di scontare il proprio interesse presso gli altri; se non ci fosse stata l’ostinata determinazione di Draghi l’Unione sarebbe già in frantumi.
La mancanza di risposte agli enormi problemi emersi in questi anni ha di fatto esaurito la pazienza e la fiducia dei cittadini europei verso le loro classi dirigenti. È chiaro che se un sistema non funziona più, chi lo critica ha buone possibilità di emergere. Quale è il limite del vecchio sistema? La logica che lo governa: l’Unione in realtà non è un’unione, ma una sommatoria di parti, litigiose. I grandi, ma obsoleti, stati ottocenteschi non sono mai riusciti a superare la logica dell’interesse nazionale, non hanno mai considerato i loro cittadini come europei, ma sempre come francesi, tedeschi, italiani, spagnoli, inglesi, ecc. Dopo tutto, tali nazioni sono nate per competere l’una contro l’altra e la genetica lascia l’impronta. L’idea di riunirsi è venuta – quasi come riflesso condizionato – dopo lo shock della seconda guerra mondiale.
La road map che doveva portare all’unificazione è stata solo una raccolta di buone intenzioni. E i nodi sono arrivati al pettine. Il principio che governa lo ‘stato nazionale sovrano’ è sostanzialmente quello partorito dal razionalismo francese e dall’idealismo tedesco, che postula la supremazia del ‘collettivo’ sull’individuale. Lo stato è superiore e comanda sulla persona. ‘L’interesse nazionale’ prevale sull’interesse individuale, quest’ultimo si deve uniformare al primo. E’ solo perseguendo l’interesse dello stato che si fa l’interesse di tutti. Lo stato esercita il ‘potere sovrano’ – un potere enorme – nell’interesse collettivo. Lo stato è un soggetto unitario completo e intangibile.
Se c’è una speranza di unire i popoli europei, essa poggia sul superamento di questo vecchio arnese ideologico. Oggi, le ‘forze anti-sistema’ si dividono in due squadre: quelle convinte che il vecchio arnese abbia solo bisogno di una rinfrescatina, e quelle che lo vogliono portare in discarica. L’apertura di Pablo Iglesias sul referendum per l’indipendenza della Catalogna è la prima rondine di una nuova primavera. In effetti, forze politiche europee che difendono a denti stretti il LORO diritto di autodeterminarsi ce ne sono diverse; allora qual è la differenza di Podemos? La differenza è sostanziale: Iglesias è il primo politico che si candida alla guida di uno stato nazionale a contemplare la possibilità di un referendum secessionista per una ‘regione’ dello stato stesso: GIGANTESCO! (la concessione obtorto collo del referendum scozzese da parte di Cameron è un’altra cosa). L’idea è: ‘che siano spagnoli tutti quelli che si sentono spagnoli’; non più: ‘sono costretti ad essere spagnoli tutti quelli che sono nati dentro allo stato spagnolo’ (Il principio per il quale una persona che nasce da genitori schiavi debba continuare ad essere schiava è stato superato negli Stati Uniti tanti anni fa). L’idea è rivoluzionaria, nel senso etimologico del termine, in quanto vengono ribaltati – nei fatti e non nella teoria – i rapporti di dipendenza tra gli elementi del sistema: non più lo stato sopra l’individuo, ma l’individuo sopra lo stato. La teoria liberale diventa prassi politica.
Oltre ad essere un grande passo della comunità europea verso la civiltà, esso rappresenta il cambio di paradigma necessario per ripensare l’unione europea e ricostruirla su basi nuove e soprattutto solide. Non c’è altro modo di riunire l’Europa se non quello di concepire il cittadino europeo, ma per ottenere ciò bisogna superare le cittadinanze dei vecchi stati nazionali: le due cose sono incompatibili. È solo lo spagnolo che si sente spagnolo, l’italiano che si sente italiano, il Catalano, il Veneto, che può scegliere di sentirsi nel contempo europeo, proprio in virtù della possibilità di scelta che il nuovo paradigma gli fornisce. La libertà fa miracoli.
Dall’Europa degli stati e delle nazioni all’Europa delle persone e dei popoli. È meraviglioso, devo dire che quando ho letto le dichiarazioni di Iglesias – che per il resto è lontano da me anni luce – ho provato gioia e un grande senso di ammirazione.
Pablo, vai avanti con determinazione, noi siamo con te perché sappiamo che Podemos.
Antonio Guadagnini
Consigliere regionale
Indipendenza Noi Veneto
Troppi galli nel pollaio.
Ho sempre ammirato e , poi, capito i Vips che si compravano isolette in luoghi esotici.
Il loro bueno retiro.
Marlon Brando fu uno dei primi, ricordo.
Quella è vera indipendenza.
Poche discussioni, soldi alla mano.
Chi di voi si ricorda delle “PARALLELE CONVERGENTI”..?
Ecco, si: tutti quei piu’ o meno partiti (che non partono mai) lo sono.
Alla fin fine sono tutti KOMPAGNI. CONVERGONO.
Da giovane quando sentivo parlare in politichese non capivo nulla o capivo nel senso sbagliato, ma ero felice comunque e pronto a morire per la causa che per me appunto era giusta e sacrosanta (per nulla arruolano giovanissimi: non capiscono una mazza e pensano di spaccare il mondo. Beh, governo de unkuo’ docet). La gioventu’ fa di questi scherzi: ci si innamora o ci si inkazza odiando nel giro di pochi minuti dello stesso obiettivo.
Oggi da piu’ anziano leggo i fatti nel verso piu’ realistico e consapevole delle forze che ho a disposizione… POCHE.
Cosi’ il mio pensiero si e’ spostato al passato che poi e’ il presente e il nostro futuro (la mia massima chi l’ha presa in considerazione? Penso nessuno).
Cosi’ spuntano (ma non sono mai andate via come i partiti del resto) le “parallele convergenti”.
I -podemos- sono di DX o di SX o di CNT..?
Vedete, il gioco del POTERE e’ unico: quindi fa lo stesso che esso sia di DX, di SX e di CNT.
Come in itaglia o italìa: il DENOMINATORE COMUNE (il e no la DC) mi porta a vedere che anche con la secessione se rimarremmo vincolasti ai soliti schemi e di DX e di SX e di CNT non cambiera’ nulla perche’ appunto alla fine le PARALLELE CONVERGERANNO e fregheranno gli ignari cittadini, mai stati sovrani..!
Appariranno si, tante promesse che da occidentali conosciamo gia’ perche’ sentite e lette tanto tempo fa e mai (e poi mai) realizzate. Dite: quanti sbandieratori abbiamo visto in un secolo circa della nostra vita..?
Quanti pulpitanti (da pulpito no?) lì a stracciarsi le vesti e a “soffrire” per il popolo e per dargli l’agognata LIBERTA’..?
Adesso arrivano anche i podemos e gli indipendentisti nostrani, questi ultimi, molto impegnati per prendere il potere sotto al trikolore. Vale a dire si sottomettono pubblicamente alle leggi sfornate dai trikoloriti..!
Se non sono “PARALLELE CONVERGENTI” che kax sono..?
Tutti a convergere all’unico pensiero per ottenere il POTERE. E basta. Beh, si: daranno tanta ILLUSIONE.
Per risolvere, mi permetto di dirlo anche se non ho peso anzi proprio niente (assomiglia a NIET) bisognerebbe fare come fecero i francesi nel 1786 (anno piu’ anno meno, non ricordo bene e non vado a fotocopiare, basta il principio): TAGLIARE..!
Gia’, TAGLIARE usando o la ghigliottina o la SEGA A NASTRO (piu’ moderna no?).
Beh, non pensate che io sia un sanguinario.
Penso che il taglio netto sia la vera soluzione. Proprio per passare da presente a PRESENTE FUTURO..! (ripeto il presente perche’ siamo sempre nel presente sebben passino i secondi e i minuti).
Non so come dirlo, ma se noi abbiamo un edificio molto vecchio, esempio il colosseo, per farlo o recuperarlo e presentarlo come nuovo, e’ meglio lavorarci sopra a quel poco che rimane oppure RUSPA (non del Salvini) e si rifa tutto di sana pianta..?
Se noi recuperiamo il vecchio esso prima o poi spuntera’ da capo e ci mettera’ in condizioni di RESTAURARE. RIFORMARE per avere sempre un RUDERE..!
Oggi la va cosi’: abbiamo il RUDERE che si presenta come NUOVO. Beh, se mi sta bene tutto compresi i kompagni di sventura..!?
Anche, concludendo la metafora, i “nuovi” indipendentisti nostrani cercano di conquistare il potere (il recupero del palazzo) costruendoci sopra al vecchio anche utilizzando vecchie strutture: leggi, trattati, carte piu’ belle del mondo e cosi’ via… saranno sempre DIPENDENTI del VECCHIO STABILE..! Come ad esempio dal DIRITTO ROMANO seminato o pulpitato (kax che bella parola direbbe L. Rispoli) come il diritto piu’ bello del mondo..!!
Con questi presupposti NON CAMBIERA’ MAI E POI MAI NULLA che ci siano i podemos o non podemos: noi non possiamo avere la LIBERTA’ se ci appoggiamo alle PARALLELE CONVERGENTI..! Avete presente le strade DEVIAZIONE PER LAVORI IN CORSO?
Si uniscono piu’ avanti dopo un giro tortuoso, alla strada che si ha lasciato per “lavori in corso”..!
SENZA DISINCANTO DI MASSA non PODEMOS avere la LIBERTA’..!
Sarebbe una vera rivoluzione ma poi la liberta’ rimarrebbe il nostro infinito sogno..!
Quindi..?
Speriamo di migliorare l’andazzo e dare piu’ giustizia sociale a tutti noi, magari da secessi: questo si PODEMOS.
Beh, volere e’ potere.
AUGURI
PS:
-podemos- l’ho tradotto liberamente in -possiamo- per la metafora.
Non è mai troppo tardi! impara Guadagnini, e pentiti… non continuare a fare il furbo sulle spalle dei Veneti! che per fortuna sono andati avanti senza aspettarti… ma sei sempre in tempo di ravvederti! hai guardato alla Scozia, ora ragioni sui Catalani e non ti sei accorto di quello che facevano i Veneti, cioè a casa tua… con spirito libero, senza questuare dalle burocrazie partitiche che promettono prebende istituzionali… degnati di informarti dove sono arrivati sostenuti soltanto dalla forza della convinzione di essere nel loro diritto…
Churchill diceva che si sarebbe alleato anche con il demonio se Hitler avesse invaso l’inferno.
Su questo occorre fare attenzione, l’alleanza con Stalin portò a 50 anni di guerra fredda e alla consegna di parti d’Europa al comunismo. Io spero sempre che la Lega stia ragionando così nell’allearsi con Forza Italia e vecchi arnesi nazionalisti italiani. Anche il M5S in passato si era mostrato favorevole all’autonomia o indipendenza veneta.
In ogni caso occorre sempre ricordare che il nemico è l’Italia, ben venga qualunque alleanza per raggiungere la libertà al più presto possibile.