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Nuoro, presentazione del manuale di indipendenza nazionale sarda

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sardegnadi REDAZIONE

Venerdì prossimo, 8 gennaio, presentiamo a Nuoro il libro di Franciscu Sedda Manuale d’indipendenza nazionale. Dall’identificazione all’autodeterminazione, alle ore 18.30, presso il Caffé Letterario Nobel ’26 in Piazza Mameli (Exme) a Nuoro.

Perché parlare d’Indipendenza proprio adesso, quando sembra che i temi salienti siano bilancio, sanità, enti locali, energia? Perché se certe situazioni stanno diventando drammatiche è proprio per la rinuncia di vasti settori del sistema politico sardo ad avere presupposti ideali fondanti dell’azione politica. Dobbiamo pretendere che si risponda alla domanda principale: perché facciamo ciò che facciamo?

Per noi è insoddisfacente fare qualcosa semplicemente perché ce n’è bisogno. Tanti uomini liberi, dalla notte dei tempi, si sono opposti all’idea di una vita spesa solo per rispondere alla necessità.

Un uomo politico non mette in ordine un bilancio solo perché è in deficit; lo fa per sostenere lo sforzo di benessere, giustizia, equilibrio e libertà del suo popolo. Se mi sto rompendo la schiena a mettere ordine nel disordine di acqua e fogne che cinquant’anni di autonomia ci hanno regalato, non lo sto facendo perché ci deve pur essere anche chi mette a posto le fogne, ma perché ho un grande ideale in testa che mi sostiene anche quando vorrei mollare tutto. È di questi presupposti che bisogna parlare. Dopo si può parlare di sanità (su cui siamo molto, ma molto preoccupati e adirati), di energia (Ottana non si chiude, questo sia chiaro. Confidiamo nella missione governativa del Presidente che inizia domani), di enti locali (il gran disordine dei marchesati metropolitani) e di finanziaria.

La nostra rotta è chiara. Noi vogliamo costruire lo Stato Sardo, vogliamo essere lievito e, se possibile, guida di un evento che non darà senso alla nostra vita (perché il significato della vita è un fatto che riguarda l’infinita profondità spirituale di ciascuno; non ha niente a che fare col sociale e con lo storico), ma certo ci farà vivere meglio, più liberi, più felici, più partecipi del mondo. Per questo parliamo di indipendenza in una città la cui disperazione ha generato più letterati che politici: un motivo ci sarà!

di Paolo Maninchedda – TRATTO DA “SARDEGNA E LIBERTA’ MAGAZINE

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