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Ecco il 3° segnale della ripresa: fan più danni i parassiti dell’evasione fiscale

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parassitidi LUIGI CORTINOVIS

Purtroppo, la storiella che tanto piace a Mattarella sull’evasione fiscale continua a fare proseliti. Affermare che “se tutti pagassero le tasse le tasse si abbasserebbero” piace alle gente a cui piace lo Stato. Ma è una balla sesquipedale (vedi qui).

Sapete cosa è che danneggia ‘sto simulacro di paese? Ecco qua: “L’inefficienza della Pubblica amministrazione danneggia l’economia italiana”! Lo rileva la Cgia di Mestre, abituata a gestire numeri per formulare studi.

Calcolatrice alla mano, l’impatto economico del malfunzionamento della P.A. si attesta intorno ai 200 miliardi di euro! E l’evasione fiscale, con cui la Cgia compara i suoi dati per conoscere chi crea più danni? Ebbene il mancato gettito riconducibile all’evasione sottrarrebbe alle casse dello Stato tra i 90 e i 120 miliardi di euro.

Ancora: entrando nel dettaglio, l’associazione veneta suddivide in sei aree l’impatto economico dell’inefficienza del settore pubblico: i debiti della P.A. nei confronti dei fornitori ammontano a 70 miliardi di euro; il deficit logistico-infrastrutturale penalizza il nostro sistema economico per un importo di 42 miliardi di euro l’anno; il peso della burocrazia grava sulle piccole e medie imprese per un importo di 31 miliardi di euro l’anno; sono 24 i miliardi di euro di spesa pubblica in eccesso che non ci consentono di ridurre la nostra pressione fiscale in media Ue; gli sprechi e la corruzione presenti nella Sanità ci costano 23,6 miliardi di euro l’anno; la lentezza della nostra giustizia civile costa al sistema Paese 16 miliardi di euro l’anno.  Ed ecco a voi i 200 miliardi!

“Secondo una recentissima analisi elaborata da due economisti italiani occupati presso la Direzione Generale Affari Economici e Finanziari dell’Ue, per diminuire in misura strutturale il carico fiscale italiano e allinearlo alla media dei Paesi dell’area dell’euro sarebbe necessario ridurre la spesa pubblica di almeno 24 miliardi di euro. Un obiettivo che, alla luce dei tagli di spesa previsti dalle ultime leggi di Stabilità, non ci sembra raggiungibile in tempi ragionevolmente brevi”, dice il dirigente della Cgia.

Conclusione? I parassiti sono il problema e in questo paese pare impossibile eliminarli. E l’evasione?, dirà qualcuno… Ah sì, l’evasione crea comunque ricchezza, perché ogni euro sottratto alle inefficienze di cui sopra è un euro che entra a far parte dell’economia reale.

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1 COMMENT

  1. Saro’ modesto e affermo che non serve la CGIA di Mestre (VE) per capire che i parassiti sono piu’ significativi degli evasori fiscali (spesso per legittima difesa) in quanto a numero e importanza.
    Mettiamo che per far funzionare lo stato ne dobbiamo sopportare e supportare molti, ma i troppi no.
    Si pensi ai stipendi o paghette dei moltissimi funzionari nei vari ministeri e affini.
    Si paragonino queste loro paghette ai privati e quindi con bilancia in mano si pesi al costo e degli uni e degli altri. Per esempio in pensioni: d’oro da una parte e di latta o lattina dall’altra.
    E da una parte mettiamoli sul piatto dei FIGURANTI IL VERSAMENTO (cioe’ nessun versamernto). Dall’altra mettiamo tutti gli altri compresi gli evasori.
    Scrivevo (sempre inutilmente tanto l’andazzo andra’ avanti per secoli ancora) che a parita’ di peso sociale o meglio categoria sindacale (stabilite dai contratti di lavoro) se volete di grado sul posto di lavoro (spesso di riposo, se no non sarebbero parassiti) il privato percepisce meno dello statale e o del parastatale.
    Poi si sa che le leggi o i regolamenti non che contratti di lavoro li fanno loro. E, li faranno a loro sfavorevoli..?
    Pero’ del fatto che (scrivevo sempre e inutilmente) ci sono due categorie negli stati: una e’ dei FIGURANTI IL VERSAMENTO; l’altra e’ dei VERSANTI.
    Quindi si puo’ dire che da un lato ci sono i parassiti (se non producono sono pure molto dannosi perche’ mangiano risorse che servono) e dall’altro i GNOCCHI che versano sempre e comunque e anche quando non ricevono il SERVIZIO. Beh, se i servitori dello stato non si impegnano a sufficienza giocoforza passano nella categoria dei parassiti per non pensare a quelli dalle paghette d’oro.
    Ripetiamolo: per far funzionare lo stato servono tot numeri di adepti, impegnati bene sono il bene dello stato e ovviamente ci costerebbero anche poco; messi li’ per scaldare la loro sedia intralciano e non producono servizio di cui il parassitismo.

    Io la vedrei cosi’: fatemi cambiar idea che io la cambio sicuramente se riuscirete a convincermi del contrario. Cioe’ che sono gli evasori fiscali a portare al disastro lo stato. Gli stati.

    Buon conteggio e permanenza in questo stato e status…

    Ah, fatemi cambiar idea ne’..?

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