L’indipendentista Carles Puigdemont, sindaco di Girona, è stato eletto questa sera nuovo presidente della Catalogna al primo turno dal parlamento di Barcellona con 72 voti a favore, 63 contrari e due astensioni.
Puigdemont ha confermato oggi davanti al parlamento di Barcellona – convocato in seduta urgente alle 17.00 – l’obiettivo dell’indipendenza già delineato dal presidente uscente Artur Mas. Nel discorso d’investitura – lungo 50 minuti – Puigdemont ha annunciato l’apertura di un “processo costituente” e una “offerta di dialogo allo stato spagnolo, all’Ue e alla comunità internazionale” sul processo di indipendenza catalano.
Carles Puigdemon è presidente, dalla scorsa estate, dell’Associazione dei Municipi per l’indipendenza, un’organizzazione di Comuni (784 e 49 consigli provinciali) che dal 2011 lotta per l’autodeterminazione della Catalogna. Fu lui, tra il 2009 e il 2011, ad organizzare grazie all’Ami il primo referendum per l’indipendenza e a muovere verso la secessione da Madrid. Ha 54 anni, padre di due figlie e prossimo presidente della Catalogna, è un giornalista.
“Gli invasori saranno espulsi dalla Catalogna, como lo furono i Belgi, e la nostra terra tornerà a vivere, sotto la Repubblica, in pace e con lavoro, padrona della sua libertà e del suo futuro. Viva Girona e Viva la Catalogna libera!” disse durante un’Assemblea Nazionale Catalana tre anni fa, citando un collega a suo tempo fucilato dai franchisti, da sempre nemici dell’indipendenza di Barcellona.
Sull’essere secessionista non ci sono dubbi. Ha dichiarato infatti: “La Catalogna sarà, a breve, un nuovo Stato del mondo, e lo faremo tra tutti, con tutti”. Da Mas a Puigdemont, Madrid continua ad avere una bella gatta da pelare.