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15 settembre: la padania compie 19 anni, ma se ne fregano un po’ tutti

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15settembre 1996di GIANFRANCESCO RUGGERI

15 settembre 1996 – 15 settembre 2015: sono passati ormai 19 anni da quando è stata proclamata l’indipendenza della Padania in un bel giorno di sole, carico di grandi speranze. L’indipendenza però non è arrivata, almeno per ora, e molte di quelle speranze sono andate deluse.

Oggi la Padania compie 19 anni, un po’ sottotono, perché non sembra essersene accorto nessuno, neppure quello che almeno ufficialmente dovrebbe ancor essere il partito di riferimento, quella Lega Nord per l’Indipendenza della Padania, che domenica a Cittadella ha manifestato con lo slogan “Liberi di scegliere – Per tornare a decidere”: ma scegliere cosa? ma decidere cosa? Il loro capitano ci ha servito come al solito un bel discorsetto infarcito di i-taglia e i-tagliani, ha parlato della “buona scuola”, ha fatto una “citazione dotta” da Fantozzi, come ha detto lui, ha lamentato la chiusura degli uffici postali e la vendita del 40% di Poste I-tagliane, ci ha raccontato dell’abruzzese Giovanni, separato, disoccupato, che vive in macchina da 3 anni, ha promesso ruspa per rom e centri sociali, né poteva dimenticarsi di quel “verme di Renzi”, che trascura i pensionati e per questa ragione Salvini occuperà, giusto oggi, il ministero dell’Economia, infine ne ha avute persino per i Casamonica, che vorrebbe fossero in televisione tutti i giorni.

Accenni alla Padania? Nessuno. Ma non voglio far polemica, contenti loro, contenti tutti.

Tutti gli altri movimenti indipendentisti, composti di norma da ex leghisti, hanno scelto una dimensione regionale o sub regionale, abbondando quindi il sogno padanista cui avevano creduto fino al giorno prima ed in taluni casi lo avversano ora furiosamente convinti sempre e comunque che la Padania sia “quella cosa” della Lega. Quante volte ancora Salvini dovrà parlar di i-taglia e di i-tagliani, perché si rendano conto che della Padania non gliene frega più niente e forse non gliene è mai fregato nulla? Ma non voglio far polemica, contenti loro, contenti tutti.

padania notIl compleanno, viste le premesse, non poteva che essere sottotono, è normale, eppure nonostante tutto sono ancora molti coloro che hanno nel cuore il sogno Padania, a dispetto del silenzio che è calato sul tema. Anzi il disimpegno della Lega può essere persino utile, può liberare le menti dei padani da certi fastidiosi ricordi che, a causa dello scriteriato comportamento dei dirigenti leghisti, sono abituati ad associare all’incolpevole nome Padania.

Per contro chi oggi festeggia la proclamazione dell’indipendenza della Padania lo fa semplicemente perché crede in un sogno, essere padanista oggi significa nella stragrande maggioranza dei casi essere fuori da qualunque partito o esserne ai margini, lontano da posti e da ambizioni, fermi li dove lo si era 19 anni fa, nonostante il vento sia cambiato più volte, perché le banderuole sono altrove. Essere padanisti oggi significa essere stati abbandonati dal partito di riferimento ed essere disprezzati da certuni presunti indipendentisti, oltre che dai cari vecchi arnesi italici alla Gianfranco Fini, che è andato in tilt nel 1995 e da allora ripete interrottamente “la Padania non esiste, la Padania non esiste, la Padania non esiste, …” Pòera stèla!

Tutto ciò non implica che debba andar sempre così, può anche essere che il fondo sia stato finalmente raggiunto e si possa ricominciare a risalire la china, non è detto quindi che il prossimo compleanno della Padania debba essere ancora sottotono. Non dimentichiamo poi che abbiamo davanti a noi un anniversario importante, infatti tra un anno esatto, saranno passati 20 anni. Una data importate, un anniversario da celebrare, per di più abbiamo un anno per prepararci, per organizzarci. Sappiamo fin da ora che dalla Lega, a meno di sconvolgimenti epocali da qui ai prossimi 365 giorni, non arriverà alcun aiuto, sappiamo che altri presunti indipendentisti ci guarderanno male, però… chissenefrega!!! Organizziamo un bel ventennale! Nel 1996 non c’erano ancora i cellulari, non eravamo social, non postavamo montagne di inutili foto ovunque, quindi sarebbe interessante organizzare una bella mostra, magari itinerante, con immagini, filmati e foto di quelle belle giornate sul Po. Si potrebbe aprire un sito internet o una pagina facebook e raccogliere i nostri ricordi di 20 anni fa, dove eravamo, cosa abbiamo fatto, ecc, accompagnati dalle nostre speranze e soprattutto dalle proposte per il futuro, perché il sogno permane, l’obiettivo è e rimane l’indipendenza della Padania. Potremmo organizzare dei bei convegni con il fior fiore degli indipendentisti, ma anche con indipendentisti stranieri, scambio di opinioni, di vedute, di esperienze e noi avremmo molto da dire e da raccontare, saremmo infatti i più titolati a spiegare cosa non fare e cosa non dire se vuoi l’indipendenza!!!

Ma potremmo fare anche quello che avete in mente, quello che vi sta passando per la testa adesso o che vi passerà per la testa domani o dopo, tanto abbiamo 365 giorni a disposizione. Insomma si accettano proposte, padanisti orfani di tutto e di tutti, se avete proposte, se vi va di partecipare, di far qualcosa, se siete stanchi di stare in panchina, non dovete far altro che scriverci.

Buon compleanno Padania!

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