di GIANFRANCESCO RUGGERI
“L’evasore è un parassita della società, chi vive a spese degli altri e danneggia tutti”. Questo è il ritornello di un noto spot con cui lo stato i-tagliano ci invita a chiedere scontrini e ricevute. Non so dire se l’evasore sia un parassita, ma sono abbastanza certo che se tutti in i-taglia pagassero le tasse, i forestali calabresi e i dipendenti regionali siciliani sarebbero almeno il doppio. In ogni caso il quesito di oggi non è capire se l’evasore sia o meno un parassita, bensì capire cosa sia il tassatore, come possiamo definirlo, sempre ci sia concesso farlo.
Il tassatore è colui che il 16 giugno ci ha costretto anche quest’anno a pagare l’IMU, furto di stato, estorsione bella e buona che va in scena ormai da due decenni. Quest’anno il tassatore del momento è andato oltre, con un sorrisone ha definito il 16 giugno il “no tax day” nonostante nello stesso giorno lo stato i-tagliano abbia incassato più di 50 miliardi di tass
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