Il coordinatore nazionale dell’ICV, Dolores Camats, ha detto che il suo partito valuterà quello che accadrà e si dice pronta a dare il proprio consenso a nuove mobilitazioni al fronte del 9 novembre, Questa la valutazione della riunione di ieri del “Patto Nazionale per il Diritto di decidere” secondo la leader eco-socialista in un’intervista rilasciata alla stampa catalana.
Camats ritiene che l’incontro di ieri ha contribuito a ridefinire una nuova fase di mobilitazione “plurale”, nonostante la nuova minaccia fatta dal governo spagnolo, che addirittura ha in animo di non permettere la realizzazione del referendum autogestito al quale hanno dato disponibilità oltre 30.000 volontari e quasi tutti i municipi. A seconda di quello che succederà nei prossimi giorni, Dolores Camats ha detto che è necessario blindare il 9-N, a costo di dar vita ad una nuova mobilitazione massiva e generale.
In merito alla movimentazione, la Camats ha dichiarato che già lunedi potrebbero vedersi le prime avvisaglie e, d’accordo con Artur Mas, è curiosa di vedere in che modo il governo spagnolo interferirà con la consultazione novembrina. Dal canto suo, CiU ha detto – tramite il portavoce George Turull – che il comportamento della Spagna ricorda quello di Davide contro Golia. Assurde anche le accuse del governo spagnolo nei confronti delle persone che volontariamente si sono mobilitate, nonostante abbiano ruoli anche istituzionali. Conclude Turull: “Il 9 novembre il mondo potrà vedere ciò che il governo di Rajoy non vuole vedere: il popolo catalano che va a votare”!