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La corruzione in spagna e il diritto morale della catalogna

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di ENZO TRENTIN 

Cosa sta succedendo in Spagna e in Catalogna? 

spagna corrottaLo abbiamo chiesto a Roberto S. (giornalista veneto che vuole godersi serenamente l’anonimato visto che oggi è in pensione) trasferitosi a Barcellona da oltre 27 anni, che già avevamo consultato in un’altra occasione [https://www.miglioverde.eu/i-gattopardi-de-catalunya/]. Lo abbiamo ricontattato, perché ci offra il suo punto di vista su quella che sembra essere la Tangentopoli iberica che ha portato in queste ultime ore alla carcerazione di diverse decine di politici.

Risposta: Quello che sta succedendo qui è quanto abbiamo visto all’inizio degli anni 1990 in Italia. La Guardia Civil su ordine del giudice dell’Alta Corte Eloy Velasco ha realizzato una macrorredada in aziende e case private. Sono state arrestate 51 persone in quattro regioni. L’Unità Operativa Centrale (UCO) ha diretto una macrooperación per un presunto complotto corruttivo a livello di numerosi Comuni, enti provinciali e regionali di Madrid, Murcia, Valencia e León. Tra le persone coinvolte nell’operazione, che è ancora in atto, ci sono politici, uomini d’affari e funzionari.

Una Tangentopoli mai interrotta?

È quello che cercavo di dire nella precedente conversazione: un sistema partitocratico dedito al saccheggio mediante corruzione. Una panoramica la si può avere qui: http://elpais.com/tag/caso_barcenas/a/ . Vincent Partal in un editoriale per “Vilaweb” ha scritto:

«Faccio un rapido schizzo dei maggiori casi di corruzione scoperti nel Partito Popolare (PP) di Mariano Rajoy. Solo per dare una visione d’insieme. A Valencia c’è il caso Emarsa, dove il Sindaco Rita Barbera ritiene che l’opposizione dovrebbe chiedere scusa e “perdono” per “imbarazzo politico” derivante da accuse gratuite. Poi c’è Divar il caso che ha causato uno scalpore fenomenale, perché ha interessato il Presidente della magistratura. La soluzione della controversia sulla cooperazione Blasco, che ha realizzato  finanziamenti per le ONG, e che invece sono serviti per comprare appartamenti di lusso a Miami (USA). Poi c’è lo spettacolare caso delle carte di credito in nero della famosa cupola del sobresou Caja Madrid e Bárcenas. Il caso Gürtel è l’indagine ha avuto inizio nel febbraio 2009, dedicato alla rete di corruzione politica legata al Partito Popolare di Spagna. Ho cercato di trovare il numero di politici del PP coinvolti. Non l’ho trovato, ma vi sono dati sufficienti per rimanere scioccati: il caso Gürtel ha già fatto quasi 200 imputati, 74 dei quali sono ancora attivi in politica. L’operazione punica potrebbe diventare il quarto caso di corruzione che ha truffato più soldi, coinvolge 51 persone, la maggior parte delle quali di alto livello politico: Sindaci, un Presidente del Consiglio e anche il Segretario generale del PP a Madrid. Nel Parlamento di Valencia ci sono undici imputati. Il sindaco di Alicante e gli ex Presidenti del Consiglio Provinciale di Alicante e Castellon sono già stati processati e condannati, per alcuni casi. Il 75% del governo Aznar nel luglio 2012, è in carcere o perseguito. Dodici ministri su sedici. Il caso Insistesc sembra fare il paio con il Monte dei Paschi di Siena. Secondo studi che sembrano sufficientemente affidabili parlano di più di 500 imputati su 1700, per lo più, ma non esclusivamente appartenenti al Partito Popolare. Con un totale rubato di circa 40 miliardi di Euro. Alla luce di questi dati, parlare di una serie di iniziative personali, di mele marce, sembra sbagliato. Non si tratta di questo o quel “mano lesta”. Questo è un sistema che parte da lontano. Ma ho l’impressione, ed è un’impressione che dovremmo prendere in seria considerazione, ed è se, per caso, il PP non sia un’organizzazione criminale. Creato e organizzato in modo tale che il saccheggio sistematico delle risorse pubbliche sia reso possibile. È vero che c’è la corruzione nel PSOE, nel CiU e altrove. Ma al di là della propaganda interessata, il volume di corruzione comprovata nel PP  non può essere paragonato, per non parlare di quello che fanno gli altri. Né qui né in qualsiasi paese europeo.»

Sarebbe questa la qualità morale di coloro che si oppongono a che i catalani si esprimano liberamente sul proprio futuro d’indipendenza?

Il governo spagnolo sta nuovamente attivando la Corte costituzionale spagnola per bloccare la nuova manovra consultiva del 9 novembre. Mariano Rajoy ha chiesto il parere del Consiglio di Stato prima di contestare una serie di azioni preventive che il governo della Catalogna ha preparato per il cosiddetto “processo di partecipazione del pubblico”. Rajoy ha chiesto una relazione da inviare “urgentemente” in modo da poter autorizzare, se del caso, la decisione del Consiglio dei Ministri per Venerdì 31 ottobre.

Il vice-presidente del governo spagnolo, Soraya Sáenz de Santamaría ha detto ieri che il suo governo considera la consultazione alternativa in contrasto con la Costituzione spagnola e che essa mina i diritti dei catalani. «Non solo garanzie democratiche», ha detto «la nostra esigenza è, secondo la legge, proteggere i diritti dei cittadini.» La sfida potrebbe costringere la Corte costituzionale spagnola a fare un’altra sessione plenaria speciale, in poche ore, per togliere le castagne dal fuoco a Mariano Rajoy. Tuttavia il Tribunal Constitucional de España ha annunciato di avere impegni per tutta questa settimana, mentre per la prossima è già impegnato nei giorni 4, 5 e 6 novembre. Pochi giorni prima, dunque, del N-9. L’esecutivo Rajoy è fermo sulla premessa che il governo intende sostituire un processo illegale e antidemocratico quale quello che si attuerebbe con la consultazione dei cittadini. Tsz!

Cosa dovrebbero fare, secondo lei, i catalani ed i veneti per raggiungere l’indipendenza?

L’ho già detto: superare il sistema dei partiti politici ed emarginare politicamente i loro affiliati. Purtroppo lo abbiamo visto anche negli ex paesi satelliti dell’URSS: a prendere il potere “democraticamente” spesso sono stati gli ex comunisti rimpannucciati da democratici. È indispensabile che le forze più sane, quelle moralmente avvantaggiate si coordinino per realizzare una nuova piattaforma istituzionale, e su quella cerchino il consenso popolare. Malgrado le difficoltà i catalani hanno un vastissimo consenso, ma non una classe politica alternativa. I veneti, dal canto loro, pur avendo il più ampio diritto morale all’autodeterminazione, sembrano mancare sia del consenso popolare che di un gruppo organizzato che sia rappresentativo del popolo, ed allo stesso tempo sia riconosciuto dal popolo, e perciò stesso risulti credibile e spendibile.

 

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2 COMMENTS

  1. Insomma, le “sorelle latine” si assomigliano anche in questo!
    La corruzione massiccia contraddistingue le grandi nazioni dell’€uropa meridionale.
    Il tutto sembra favorito dall’esistenza dei partiti i quali sono arrivati a dispiegare interamente la loro vera natura.
    Roberto S. arriva alle stesse conclusioni della Simone Weil che morì giovane nel 1943.
    In vita la scrittrice si occupò di problemi sociali e la sua attenzione venne attratta dalla “funzione” che avevano assunto i partiti all’interno della società.
    La sua indagine la portò fortemente a dubitare dell’utilità dei partiti politici.
    L’ analisi la portò a redigere un pamphlet con il quale denunciava la “pericolosità e faziosità” delle Organizzazioni politiche.
    “ I PARTITI SONO ORGANISMI COSTITUITI IN MANIERA TALE DA UCCIDERE NELLE ANIME IL SENSO DELLA VERITÀ E DELLA GIUSTIZIA”.

    Poco dopo la pubblicazione del “saggio”, dal quale è stata tratta la citazione precedente; a proposito, il titolo del piccolo “Libro” è:

    “MANIFESTO PER LA SOPRESSIONE DEI PARTITI POLITICI”

    Michail Pavlovi Tomskij, rivoluzionario e sindacalista russo affermò, riferendosi alle lotte tra fazioni nel periodo del Terrore, periodo che si è protratto evidentemente fino a noi oggi: – “UN PARTITO AL POTERE TUTTI GLI ALTRI IN PRIGIONE” -.
    Tomskij, oppositore di Stalin, componente dell’ala “destra” del “Movimento”, fu indotto al suicidio per evitare le conseguenze del processo nel quale veniva accusato “di partecipazione ad attività cospirative contro il partito.”(!!)
    I processi politici ai partiti si sono svolti anche da noi con “MANI PULITE” dove il solo a salvarsi fu il “Il Partito”, tutti gli altri, con accuse più o meno fondate, vennero messi in gattabuia: qualche, politico non appartenente all’ala vincitrice, come Tomskij, fu costretto ad uccidersi.
    A farla franca furono solo i più estremisti, coloro disposti a “TUTTO”.
    Coloro per i quali non è stato sufficiente “eliminare la concorrenza” con la galera, ma per arrivare al governo hanno avuto bisogno, ancora, di un piccolo “aiutino” per arrivare al Governo: eliminare le elezioni popolari; ed anche così non riescono a conquistare presso l’opinione pubblica la maggioranza.
    Nonostante tutto hanno bisogno, per governare, dell’intervento di Entità esterne, aliene ai cittadini ed alla democrazia.
    Ecco perché è da accogliere l’esortazione di Roberto S. di un coordinamento per realizzare una nuova piattaforma istituzionale e, su quella, aggregare e raccogliere il consenso dei cittadini!
    Prima la “Piattaforma istituzionale” poi la si potrà rivestire del Gonfalone Marciano.
    Procedendo in maniera contraria vorrebbe dire usare la nostra Bandiera per continuare a coprire le vergogne attuali, per poter seguitare con le medesime politiche.

  2. Sig Trentin un dubbio mi assale, assodati i furti sistematici di denari e di buona fede dei cittadini in nome del partito (di tutti i partiti), secondo lei nascono prima i leaders o i lader ?
    ossia sono i leaders di partito che indistintamente e progressivamente hanno la tendenza di diventare dei lader seriali diciamo per “osmosi abientale”,
    oppure sono i lader piu’ scaltri che tendenzialmente sono attratti a diventare dei leaders di partito per poter incrementare meglio e piu’ indisturbati gli endemici interessi privati in atti d’uffico?
    insomma uovo o gallina ?
    a meno che majeuticamente lei mi abbia indotto a concludere che nella specie umana leaders di partito e lader di dane’ siano due facce della stessa medaglia.
    Geniale !

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