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La lombardia sostiene la catalogna. per pd e 5 stelle solo una perdita di tempo

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di GIANMARCOLUCCHI

consiglio regionale lombardoSostegno alla consultazione popolare in Catalogna come strumento di partecipazione diretta dei cittadini dopo la sospensione del referendum sull’indipendenza da parte della Corte costituzionale spagnola. A chiederlo e’ una mozione approvata ieri con il voto favorevole della maggioranza di centrodestra del Consiglio regionale della Lombardia, mentre le opposizioni (Pd, Patto civico e Movimento 5 Stelle) hanno sostenuto che dibattere questioni di questo tipo “e’ solo una perdita di tempo” e che il Consiglio regionale “non ha nessun titolo e diritto per intervenire su materie che vengono portate solo con l’intento di “strumentalizzare”. Per questo motivo Pd e Patto civico non hanno partecipato al voto abbandonando l’aula e anche il Movimento 5 Stelle, pur restando in Consiglio, non ha preso parte alle votazioni.

Il documento, presentato dal vicepresidente dell’aula Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), evidenzia che la consultazione, che interessera’ la regione catalana il prossimo 9 novembre, anche se e’ stata sospesa dalla Corte Costituzionale spagnola e dunque non potra’ essere organizzata direttamente dalla Generalitat, e’ da “sostenere in ogni sede istituzionale anche europea” perche’ si tratta di “un processo democratico, consultivo e partecipativo di autodeterminazione dei popoli, come sancito dal diritto internazionale” che punta alla “costruzione di un’Europa dei Popoli e delle regioni”. Secondo il capogruppo della Lista Maroni, Stefano Bruno Galli, “discutere di queste cose non e’ tempo buttato dalla finestra. Stiamo parlando di autonomia, un principio ribadito la settimana scorsa da tutte le forze politiche presenti in quest’aula che hanno votato un documento contro le modalita’ dei tagli alle Regioni previsti nella legge di Stabilita’”.

Il sì del Consiglio regionale rappresenta un pronunciamento importante e offre un sostegno istituzionale al popolo e alle istituzioni catalane impegnate nell’affermare il principio universale sul diritto all’autodeterminazione dei popoli”. Così Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) ha commentato l’approvazione da parte dell’Aula della mozione da lui presentata per appoggiare il percorso referendario in Catalogna.

L’enorme – ha poi aggiunto Cecchetti – mobilitazione popolare che sta accompagnando la consultazione partecipativa del 9 novembre è un chiaro segnale della volontà dei catalani di poter esprimersi sul proprio futuro. Per questo l’Europa non può far finta di nulla di fronte al più grande processo democratico di massa in atto nel nostro Continente dal dopoguerra ad oggi. Riconoscere il diritto dei catalani ad autodeterminarsi vuol dire anche scongiurare che la situazione diventi esplosiva e difficilmente controllabile”
Stupisce – conclude Cecchetti – che i rappresentanti di  PD e Patto Civico abbiano scelto di non votare e alcuni di abbandonare addirittura l’Aula. Fa venire i brividi sentire Pizzul, Ambrosoli e Casalino affermare che discutere di autodeterminazione dei popoli è tempo perso. La democrazia per questi signori evidentemente è un optional”.

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