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Toscana, come ai tempi della peste nera. urge l’indipendenza

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Con la fine del Monte dei Paschi di Siena si celebra il culmine, l’azimut, dell’epoca più disastrosa per la Toscana coincidente con la cavalcata criminale, cialtrona e imposta, dell’unità d’Italia la cui epitome è rappresentata dal tracollo catastrofico di una banca che durava da oltre cinque secoli, e che era l’orgoglio di tutti i senesi e anche, sotto sotto, di tutti i toscani (perché i toscani nonostante siano litigiosi fra loro sanno benissimo di essere un popolo).

Un periodo peggiore per la Toscana stentiamo a ricordarlo, forse la peste nera del ‘300, la seconda guerra mondiale, le guerre greco gotiche, chi lo sa? Ci cascano bombe atomiche addosso ogni giorno : raffinerie e fabbriche che chiudono, strade che non si fanno, navi che vanno altrove. Ah, e menomale che il premier è toscano. Questo tracollo vergognoso simboleggia il supremo sacrificio, anzi il suicidio, di un territorio che aveva risparmiato e ben gestito il proprio patrimonio con estrema saggezza. E per cosa? Per l’Italia?

Comunisti, nazionalisti, fascisti, democristiani, rettiliani della finanza creativa, cavalli di troia e troie a cavallo, coi loro nipoti, hanno scialacquato il patrimonio di una ventina di generazioni di toscani, turlupinato ai toscani decine di miliardi di euro che vanno ben oltre le aride cifre dei bilanci e del riassesto imposte dagli strozzini del politburo economico-finanziario che fa e disfa i destini d’Europa, e decidono di noi come fossimo dei pesci rossi comprati alla fiera rionale. Ora sono segnati per sempre i destini delle future generazioni, pronte a essere estromesse da ogni ipotesi di futuro dignitoso.

Ora la Toscana non ha più una sua banca di riferimento (giorni fa hanno pure commissariato la Banca di Credito Cooperativo di Cascina, per dire), e i toscani si devono rendere conto che finché non cacceranno l’attuale classe politica così ladra e malversatrice (per cui stentiamo perfino a trovare termini adeguati) per sostituirla con una élite indipendentista,  non riusciranno mai più a risollevarsi e riprendersi il posto che per millenni hanno avuto nella storia. Noi di Toscana Stato ci siamo, e siamo convinti che molti vorranno combattere con noi la nostra battaglia per l’Indipendenza della Toscana.

Ufficio Stampa
Toscana Stato per l’Indipendenza della Toscana
www.toscanastato.org

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2 COMMENTS

    • La nuvola, semmai, è rossa.
      Temo che per Piemonte (dove sto io), Emilia e Toscana ci siano ben poche speranze.
      Non parliamo, poi, della Liguria!

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