di REDAZIONE
La Lega Nord lancia la battaglia per la flat tax al 15%. Una misura, assicura il segretario del Carroccio Matteo Salvini, ospite di un incontro alla stampa estera, che oltre a “rilanciare l’economia” potrà anche semplificare il “complicato sistema fiscale italiano nel quale si può infilare, come abbiamo visto a Roma, la corruzione”.
“La Lega è un movimento un po’ matto, folle e coraggioso e nei momenti di crisi sono i matti con i piedi ben piantati per terra che cambiano la storia” esordisce Salvini annunciando, “dopo la battaglia contro l’euro”, quella per la flat tax. L’effetto? “Un’iniezione positiva per il rilancio dell’economia” e “un sistema fiscale più semplice e difficilmente complicabile e corruttibile, speriamo che sia una battaglia di tutto il centrodestra per una proposta seria e concreta, non alla Renzi, con le slide e gli ottanta euro buttati così”.
E domani alle ore 15 si svolgera’ a Milano nella Sala Orlando del Centro Congressi di Corso Venezia 47, un convegno proprio sull’aliquota unica. All’evento parteciperanno il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, il professor Alvin Rabushka, ex consulente del presidente americano Reagan e attualmente docente ordinario di Economia alla Stanford University (Usa), teorico ed esperto mondiale del sistema impositivo di “flat-tax” e Armando Siri, fondatore del Pin, Partito Italia Nuova.
Spesa pubblica al 52%. Flat tax al 15. È di rigore il naso rosso di gomma e la parrucca riccia verde (intonata alla cravatta).
Pajàss.
Che forza il Salvini. Or sono circa trenta giorni che il sig. Salvini dichiarava la necessità della flat tax al 20 %. Poi è arrivato il Cavalier Berlusca, ormai appiedato, che ha rimarcato l’importanza della flat tax al 20 %. Allora il Salvini, per battere la concorrenza, propone una flat tax ribassata del 5%. Roba da mercato delle vacche.
CHIACCHIERE. Comunque poteva arrivare almeno al 10%