Esquerra Republicana de Catalunya (Erc) ha presentato emendamenti parziali alla Finanziaria 2015 elaborata dall’esecutivo di Artur Mas (CiU), ma non un emendamento alla totalità, come quelli presentati da tutti i gruppi dell’opposizione, per non compromettere i negoziati sulla ‘road map’ indipendentista.
Nel confermare che Erc voterà con CiU contro gli emendamenti alla totalità alla Finanziaria, il deputato catalano Pere Aragones ha dichiarato che “non è un assegno in bianco” quello dato all’esecutivo, che comunque consentirà al documento contabile di iniziare l’iter parlamentare. Aragones non ha risparmiato le critiche alla Finanziaria che, secondo Erc, “non ha nulla a che vedere con il programma annunciato da Artur Mas e non contiene un impegno deciso per le strutture di Stato”, poiché “non si tratta dei bilanci di previsione di uno stato in costruzione, ma di quelli di un’autonomia in agonia”.
Tuttavia non è ancora garantito l’appoggio del partito guidato da Oriol Junqueras all’approvazione definitiva della Finanziaria. Secondo fonti di Erc, gli emendamenti “puntano a dare un margine” all’esecutivo di Mas per negoziare possibili elezioni anticipate e la lista unica dei partiti indipendentisti, prima che il documento contabile sia discusso nella seduta plenaria della Camera catalana il prossimo 5 febbraio.