domenica, Novembre 24, 2024
6.2 C
Milano

Fondatori: Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi

Islam: la liberta’ di espressione non va limitata per un vile riguardo

Da leggere

di ROMANO BRACALINI 

charlie-hebdo-copertina-dopo-attentatoDiderot diceva che “l’Islam è nemico della ragione” e Voltaire scrisse una commedia per irridere al profeta Maometto. La satira è l’espressione più alta della libertà. In una società libera ed evoluta anche i sentimenti e le idee contrarie hanno diritto di cittadinanza, specialmente quelle contrarie. Ma qualcuno in Italia ha criticato le vignette dicendo che non si può offendere il sacro senza pagarne le conseguenze. Un ragionamento che giustifica la nuova inquisizione. E non meraviglia nemmeno che sia la Francia dell’illuminismo e dei diritti dell’uomo ad essere sotto attacco del nuovo oscurantismo islamista. Non vi potrebbe essere più incompatibilità tra le due concenzione di vita. La Francia degli enciclopedisti esaltava la ragione, l’Islam il suo esatto contrario. Non esiste un unico Corano, ma diverse versioni di esso come quello edulcorato ad uso degli occidentali per convincerli che l’Islam è pacifico e tollerante. Mica tanto “pacifico”. Oggi l’Islam, dopo secoli di decadenza e di umiliazioni, ha nuovamente messo a punto un piano di conquista, non più con guerre aperte, che non potrebbe vincere, ma colpendo la civiltà occidentale dal suo interno. I nuovi terroristi sono figli di immigrati di seconda e terza generazione, con passaporto europeo e con tutti in vantaggi di una civiltà superiore.

Il sogno arabo di un grande impero che dall’Asia minore all’Africa, si spingesse fino alle terre degli infedeli, divenne realtà nei primi decenni dell’Ottavo secolo quando gli arabi sbarcando in Sicilia sfidarono apertamente l’Europa cristiana. Giunsero fino a minacciare Roma costringendo il Papa a venire a patti. L’occupazione militare della Sicilia avvenne per gradi, con studiata e accorta lentezza, per rendere più stabili e sicuri i territori conquistati. Nell’831, con l’occupazione di Palermo, quasi tutta la Sicilia era in mano degli arabi che volevano stabilire un dominio duraturo in Europa. Enna fu presa nell’859, quando un cristiano traditore guidò gli invasori dentro la fortezza attraverso una fogna. Poco dopo fu presa anche Malta, che ancora oggi adotta una lingua mista di parole arabe. A tutte le città che si arrendevano veniva concesso il privilegio di continuare nella pratica della loro religione; ma chi  opponeva resistenza (ancorché legittima e niente affatto oltraggiosa per qualunque legge di guerra) veniva giustiziato, donne e uomini, salvo i ragazzi più belli che venivano inviati al sultano per il suo harem o venduti come schiavi sul mercato di Algeri. Nell’878 Siracusa fu distrutta e la maggior parte della popolazione passata per le armi.L’arcivescovo della città si salvò dopo aver rivelato dove si nascondeva il tesoro della cattedrale. Un gesto di supremo ardimento! In anni di conquista venne raccolto un bottino enorme come non si era mai visto in tutto l’Islam. L’isola venne assoggettata alle leggi e ai costumi dell’Islam, anche se formalmente nessuno dovette rinunciare alla propria religione. Tuttavia la popolazione fu relegata a un ruolo secondario. I cristiani (che non potevano accedere agli uffici pubblici, ed erano considerati gente conquistata) e gli ebrei, in numero considerevole, dovevano portare dei segni di riconoscimento (come imporranno i nazisti) sulle case e sui vestiti. Insomma, le case degli “infedeli” dovevano essere immediatamente individuate, se non erano già sotto sorveglianza. I cristiani e gli ebrei pagano più imposte, che è un modo, ieri come oggi, di opprimere un popolo, potevano riparare le chiese e le sinagoghe ma non costruirne di nuove. Potevano praticare la loro religione, ma in luoghi che non fossero visibili agli occhi di un buon musulmano; non potevano suonare le campane delle chiese o portare la croce in processione, né si poteva leggere la Bibbia entro il raggio dell’udito di un musulmano, ed era difficile calcolare quanto fosse acuto il suo udito per non incorrere in spiacevoli conseguenze.Era vietato ai cristiani bere vino in pubblico e dovevano alzarsi quando un musulmano entrava in una stanza e cedere loro il passo nella pubblica via,come gli “intoccabili” dell’India devono fare con un passante di casta superiore. Era vietato ai cristiani portare armi, andare a cavallo e sellare i muli: allevare i maiali nemmeno a parlarne. Non era consentito loro costruire case grandi come quelle dei musulmani. Le donne cristiane non avevano accesso ai bagni pubblici quando vi si trovavano donne musulmane. Il costume, le abitudini dei dominatori segnarono anche il carattere dei siciliani, ”ombroso e sospettoso”, dice Luigi Pirandello.

Gli arabi imposero una nuova toponomastica e i nomi delle città. Marsala derivava da “Mars Allah”, porto di Allah, e per colmo di ironia il luogo prescelto per lo sbarco dei garibaldini nel maggio 1860 diede il nome a un famoso vino liquoroso, il Marsala, prodotto dagli inglesi. Gli arabi, si sa, erano astemi. Marsala, prima che si piantassero le vigne, era il luogo prediletto dell’emiro Ibn Mankut per gli svaghi e gli ozi sfibranti del suo harem, e in questo genere di rilassata attività gli arabi, adducendo il clima e una dieta eccessivamente calorica, erano insuperabili maestri. La conversione all’Islam non era incoraggiata in modo particolar, però c’era certo una ragione se molti monaci cristiani emigrarono in Calabria. Se la maggior parte dei cristiani smise alla fine di praticare la propria religione, è evidente che ciò fosse dovuto al processo di trasformazione svoltosi in due secoli di colonizzazione musulmana.

Quanto è successo in Francia è solo la prosecuzione di un metodo di violenza che non cambia. La Francia è laica dal 1907, vige la separazione tra Stato e Chiesa, e la libertà è un portato della sua tradizione rivoluzionaria. E’ ciò che l’inquisizione islamica non ha capito, con la complicità di alcune elementi europei, in particolare italiani, che pretenderebbero che la libertà d’espressione e di satira venisse limitata o posta sotto controllo per un riguardo, più vile che stupido, alla nuova barbarie musulmana.

Correlati

8 COMMENTS

  1. Vorrei sommessamente ricordare all’Autore che fu proprio l’Illuminismo a generare la piú laida orgia di sangue della Storia, con le comari ai piedi della ghigliottina a godersi la vista delle teste rotolanti. In realtà non ho mai capito come i Francesi possano essere orgogliosi di un dei momenti piú rivoltanti della Storia del mondo…
    Per quanto riguarda però la satira: può essere intelligente e arguta, “elegante”, ma può anche essere banale, volgare, inutilmente dissacratrice. E qualche volta supera i limiti della tollerabilità: che sono – a mio avviso – quelli determinati dal rispetto della dignità e della fede altrui. Non si stupisca, chi offende, se l’offeso reagisce. Non vedo per quale ragione proprio il caricaturista – unico fra i mortali – debba potersi arrogare un incondizionato diritto all’intangibilità e all’impunibilità: se sbaglia, che paghi…

    (NB): personalmente rifiuto qualsiasi fede monoteistica – ebraica, cristiana o islamica che sia – e le considero (tutte) portatrici e/o causa di infine sciagure che hanno intriso di sangue la Storia dell’Uomo: ma non ritengo tollerabile offenderne deliberatamente i credenti. Criticare, contestare, condannare: sí, ma vilipendere è un’altra cosa…

  2. Articolo e interventi indiscutibili.
    Ricordo solo, però, che la LIBERA espressione, come tutte le cose a questo mondo, deve avere dei limiti creati ( e fatti rispettare ) dalla Legge, e dalla buona creanza.
    Provate a dare del cretino al Presidente della Repubblica ( anche se lo pensate) e poi vedrete che cosa visuccede.

    • Infatti in itaGlia non c’è libertà di espressione, perché legale e legittimo sono due cose differenti, dare del cretino al PdR, è legittimo da parte di un cittadino che quel PdR lo mantiene, ma a quanto pare non è legale…

  3. Le faccio i complimenti per questo ottimo articolo! Per pura paura continuiamo a svendere tutte le nostre abitudini e tradizioni , pur di non urtare gli islamici! Finché questi “signori” hanno fatto guerre frontali all’occidente hanno sempre trovato qualcuno che li ha fatti retrocedere( Lepanto,Vienna), ma ora che sono dentro casa nostra e soprattutto con un tasso di natività molto superiore a quello europeo, la vedo dura…..

  4. Ottima descrizione dello stato di terribile sottomissione in cui i conquistatori islamici ponevano i cristiani e gli ebrei. Purtroppo ancora oggi sui libri di storia si continuano a leggere falsità sulla “tolleranza” dell’islam medievale.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Articoli recenti