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Ecco il 14° segnale della ripresa: bankitalia dice che ha sbagliato le previsioni

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pollice_versodi LUIGI CORTINOVIS

Non è nemmeno finito il mese di gennaio e cominciano già i dietrofront, rispetto alle entusiastiche previsioni di “fine recessione e inizio della crescita” nel 2015.

La Banca d’Italia, ad esempio, ha già informato “che le previsioni di crescita per il Pil italiano nel 2015 che aveva formulato solo pochissimi mesi fa … sono sbagliate, e che per quest’anno ci dovremmo accontentare di una crescita molto inferiore a quanto stimato in precedenza, solo uno striminzito +0,4%”. Ora, le affermazioni dei banchieri centrali italiani è del tipo: “massì… ma dalla recessione si può uscire”. Su quando è calata la nebbia.

Scrive Finanzainchiaro.it: “Se poi guardiamo a quanto è accaduto lo scorso anno (ma anche quello prima e quello prima ancora) dovremmo essere ancora più preoccupati, perché ad inizio 2014 le previsioni erano per una crescita del nostro Pil del +1,2% , ad aprile le stime erano già ridotte a +0,8%, a luglio siamo scesi a +0,3%, a novembre a 0% per andare finire, se ci va bene, perché i dati non sono ancora disponibili, che chiuderemo l’anno a -0,4%, quindi con l’ennesima recessione”.

Peraltro, proprio stamane, anche il FMI ha detto la sua, come riportato dalle agenzie: “L’Fmi dimezza le stime sull’Italia: la crescita 2015 si fermerà allo 0,4%”!

Oh capperi… chi lo dice adesso al giullare che sta al governo che il suo Jobs-Act è una pagliacciata e che non ci sono imprenditori alle frontiere che spingono per venire ad investire in Italia?

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