Come hanno compreso anche Federconsumatori e Adusbef, “i dati Istat sulla fiducia dei consumatori non riflettono la reale situazione del Paese”. Ma va? Oggi, vi proponiamo un paio di dati interessanti, che dimostrano come “dalle Alpi alle Piramidi” (ovvero da Nodde a Sud) il parassitismo politico è l’immagina dell’Italia della crescita renziana.
Primo dato: “Sprechi clamorosi, scelte dissennate e soprattutto un debito che sfiora il mezzo miliardo di euro. In base ad un report della società di revisione dei conti ‘Bdo’ rimasto sino ad oggi riservato, sono queste le disastrose condizioni in cui si trova Aler, l’azienda regionale lombarda per l’edilizia popolare. Ben 28.748 unità abitative, si legge nel documento, stanno letteralmente cadendo a pezzi”. Un quadretto semplicemente scandaloso, ancor più se si pensa alla regione in cui si verifica, governata dal leghista Roberto Maroni.
Secondo dato: “Sicilia, in Regione 154 mila dipendenti che costano 6,4 mld”. Ogni mese dalle casse i bonifici per 75.752 dipendenti diretti e indiretti, 62.186 precari e 16.249 pensionati. 3,7 mld ai 48.146 della sanità, con uno spreco di 1,4 mld rispetto alla Lombardia”. Risultato? Le famiglie siciliane sono sempre più povere, mentre cresce la disoccupazione. Il turismo crolla, insieme all’industria e all’agricoltura. Nessun elemento fa pensare a una possibile ripresa dell’Isola. Anzi, negli ultimi due anni si registra un netto peggioramento. A dirlo non è il solito “gufo”. Ma l’assessore all’Economia, che descrive nel Dpef, una regione al collasso.
In fondo al tunnel c’è un bagliore accecante!
Ci vuole della miseria, quella vera.
Ancor non ci siamo.