Nonostante le Coop siano tra gli amici degli amici, nonostante godano di una fiscalità agevolata, nonostante abbiano corsie preferenziali in diverse regioni, ebbene nonostante tutto questo perdono i colpi.
Riporta “la Repubblica” (anch’esso amico degli amici): “Metà dei 400 dipendenti di Coop Costruzioni resterà senza lavoro. Il colosso edile bolognese della Legacoop non rinnoverà infatti il contratto di solidarietà in scadenza il prossimo 7 maggio aprendo le porte della disoccupazione a 200 persone, di cui molte sono anche socie della coop. Si tratta di riorganizzazione aziendale per garantirne la sua continuità, ha detto il presidente Luigi Passuti. La crisi era scoppiata da tempo. Come la gemella imolese Cesi, fallita, anche Coop Costruzioni affronta una fase di difficoltà che si protrae da anni. E con questo ultimo atto viene di fatto confermato il numero degli esuberi che da 12 mesi si stava cercando di tamponare con l’uso del contratto di solidarietà (soldi dei contribuenti, ndr): 200 persone di troppo su 400, che ora si avviano a due mesi di difficile trattativa tra sindacati e azienda”.
Un altro miracolo della ripresa italiana!
Una volta era la gallina dalle uova d’oro.
Poi l’hanno ingozzata con guai provenienti da altre cooperative in difficoltà.
Ora essa stessa è in brutte acque e altre cooperative col portafoglio pieno la soccorrono facendosi carico, a prezzi concordati per l’occasione, di assets e altri passivi.
Una specie di salvataggio infragruppo.
Cosa faranno coi dipendenti-soci e coi dipendenti si vedrà, ma certo una parte verrà assoldata da altre cooperative.
Poi, forse, una volta “risanata” e trasformata in Spa , la Coopcostruzioni potrebbe esser venduta.
Ci sono altre Cooperative che operano nel settore, e questa se accumula perdite non è più utile.