di SIMONE SANTUCCI*
La “crisi” sta mettendo a rischio molti sport minori in questi mesi, in paesi come il nostro la sopravvivenza del ciclocross a buoni livelli (ma c’è chi potrebbe obiettare su quel “buoni”) è garantita dalla passione e dalla professionalità di alcuni (pochi) tecnici e dirigenti.
Il grande impegno della Selle Italia – Guerciotti (due sponsor storici del mondo del ciclismo, anche al di fuori del ciclocross) ha garantito a molti atleti azzurri (Franzoi e Silvestri in primis) la possibilità di allenarsi al meglio e gareggiare ad alti livelli. Stesso discorso per quanto riguarda il Team TX Active Bianchi, impegnato su più fronti del fuori strada. Ma sono esempi isolati e assolutamente insufficienti per portare il nostro movimento ai livelli di quello belga.
Il dominio dei corridori del Belgio è allo stesso tempo causa e conseguenza della crisi del ciclocross. Il Belgio ha tante squadre, tanti atleti, tanti tecnici e la quasi totalità delle gare