Sulla tassazione non risparmiamo il governo, che ti tasse vive e fa perire chi la ricchezza la produce. Ma il governo vive anche di propaganda e menzogne, raccontando – fra le tante – di “aver abbassato le tasse” e di “averne abolite alcune”. Sono solo frottole.
Prendiamo il caso di IMU e TASI: “A conti fatti, ai contribuenti la Tasi del 2014 è costata circa il 15% in più dell’Imu cancellata nel 2013 e, aiutata anche dallo sconclusionato affacciarsi dell’imposta sui terreni agricoli, ha portato il gettito al record di sempre: 25,2 miliardi di euro, quasi il 7% sopra il vecchio primato del 2012, e ben il 157% in più rispetto ai tempi “felici” della vecchia Ici”.
Riassunto per dummies: Hanno fatto finta di abolire una gabella per sostituirla con un’altra e, per l’occasione, aumentarla, senza mancare di peggiorarvi la vita con qualche complicazione burocratica per pagarla.
Questo è inevitabile ed andrà sempre peggio.
Se guardate i dati ufficiali noterete che il PIl è diminuito, quindi il gettito fiscale da lavoro dipendente ed impresa. In compenso la spesa pubblica non solo non è diminuita in proporzione ma anzi è aumentata.
In parte l’aumento è stato coperto con aumento del debito pubblico ma il resto e la differenza tra gettito invariato ed incassi tributari diminuiti da imprese e dipendenti deve per forza essere stato coperto altrimenti.
Ecco perché le imposte “diverse”, le patrimoniali mascherate come Imu e Tasi, saranno sempre in aumento negli anni a venire, hanno tassato tutto il tassabile del reddito attuale, adesso tassano i redditi passati….