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Anonymous attacca il sito di miss padania

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di REDAZIONE

Anonymous ha attaccato il sito di Miss Padania. Il noto gruppo di hacker non ha scelto di continuare ad attaccare esponenti politici, come nel caso di Maurizio Paniz e Raffaele Fitto, ma di sostituire un paio di pagine del sito del simbolo della Lega: il concorso di bellezza Miss Padania.

Un colpo basso o una beffa? Il sito non è stato portato offline dagli Anonymous, ma – come accennato – cliccando dalla Home sulla voce “Concorso“, ad esempio, appare un comunicato degli hacker con tanto di logo del movimento, estrapolato da un pezzo del 2010 di Beppe Grillo.

Un’altra pagina, invece, è stata sostituita con il logo – onnipresente dove mettono mano gli Anonymous – e un secco “La Padania non esiste” che delinea la politicità dell’attacco al sito di Miss Padania.

Ovviamente non manca il motto dell’organizzazione – “We’re Anonymous. We’re legion. We don’t forgive. We don’t forget. Expect us!” – che compare proprio sotto il brano di Grillo, che riportiamo:

«La Padania è un’invenzione di marketing di Miglio prima e di Boss(ol)ipoi, l’Italia un’annessione avvenuta con il sangue del Sud e l’occupazione del Nord Est da parte di politici e imprenditori sabaudi con le pezze al c**o (i predecessori di Tronchetti). Negare queste evidenti realtà ha permesso la nascita della Lega che viene considerata da chi la vota il male minore, ma non ne rappresenta le identità culturali, storiche, economiche, ambientali, linguistiche. E negare questa realtà ha consentito la nascita del fascismo e nel dopoguerra il MSI e il suo ingresso nel Governo. Il Risorgimento ci ha liberato dalle potenze straniere per trasformarci nella Portaerei Americana, lo Stato europeo con la più alta concentrazione di basi americane d’Europa. Le differenze tra i diversi popoli della Penisola sono un tabù così forte che dopo 150 anni non è ancora stato seriamente discusso. La Lega non rappresenta un piemontese, così come un emiliano o un trentino. Li accomuna tutti in un racconto di fantasia confutabile da qualunque studente di quinta elementare e radicalizza uno scontro tra due Italie, il Nord e il Sud, su base economica, sugli “schei”. La Padania è una balla, il Piemonte, il Veneto, la Toscana sono invece reali, sono Stati non Regioni, così come lo sono la Sicilia e la Sardegna. Prima se ne prenderà atto, prima ci libereremo dalla Lega e metteremo le basi per una Nuova Italia, finalmente in pace con sé stessa».

 

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3 COMMENTS

  1. Mi dispiace che al momento questo articolo abbia addirittura più del doppio di visioni rispetto a quello, poco più sotto, di Sergio Salvi; gli asini di Anonymous e il poveraccio che commenta offendendo i padanisti si dovrebbero leggere i libri dello studioso fiorentino.

  2. il modo può essere provocatorio ma, tutto sommato, hanno semplicemente detto la verità.
    Nemmeno un cretino potrebbe credere realmente all’esistenza di una “padania” così come non si può nascondere la mancanza di omogeneità nazionale.

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