Che il sistema pensionistico italiano sia un gigantesco schema Ponzi, purtroppo lo sanno in pochi, troppo pochi. Ma i dati confermano chiaramente che oggi c’è chi beneficia di assegni pensionistici superiori ai contributi versati.
Dice l’INPS stessa: “Inps, Il 99% delle pensioni dei telefonici superiori ai contributi. Il 99% delle pensioni erogate ai telefonici in pagamento nel 2015 subirebbe una riduzione se gli assegni venissero calcolati con il metodo contributivo. E’ quanto emerge dall’operazione Porte aperte Inps (il 32% degli importi scenderebbe di oltre il 30%). Il fondo telefonici, soppresso nel 2000, nel 2015 dovrebbe sfiorare i 6,8 miliardi di debito.
Il Fondo di previdenza dei telefonici è stato istituito nel 1920 e soppresso nel 2000. I titolari di posizioni assicurative e di trattamenti pensionistici sono stati iscritti da quella data al Fondo pensioni lavoratori dipendenti. Il Fondo è in disavanzo di gestione dal 2003 e da allora ha accumulato un debito di quasi 6,8 miliardi. Per il 2015 è prevista una perdita di oltre un miliardo di euro ”causata in larga parte dagli effetti negativi della chiusura del Fondo i nuovi ingressi”.
Il bubbone si fa sempre più grande, il futuro delle nuove generazioni sempre più incerto.