I numeri sono impietosi, anche se al governo li inventano e li torturano, per far dire loro quel che piace a Renzi, succede sempre che la verità, come un nodo, viene al pettine.
Che c’è di nuovo nell’Italia del Jobs Act? Che… “sale ancora il tasso disoccupazione a marzo: dopo i cali registrati a dicembre e a gennaio e la lieve crescita a febbraio, il dato calcolato dall’Istat e’ cresciuto di altri 0,2 punti percentuali, arrivando al 13,0%. Si tratta del livello piu’ alto dal 13,2% di novembre scorso. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati) a marzo è pari al 43,1%, in crescita di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Si tratta della crescita più alta da agosto”. Un successone!
Insomma, A marzo -59.000 occupati sul mese. Dopo il calo apparente del mese di febbraio, a marzo gli occupati diminuiscono dello 0,3% (-59 mila) rispetto al mese precedente, tornando sul livello dello scorso aprile.
Le bugie hanno le gambe corte e la pagliacciata dell’Expo durerà solo sei mesi… dopo ci saranno altri conti da fare.
Dicono che occorra attendere perché gli effetti dei provvedimenti governativi si dispieghino per il meglio.
Queste cose le ho sentite dire da quando ho l’uso della ragione.
I risultati di questi benefici effetti sono sotto gli occhi di tutti e sulla pelle di tutti.
Se l’esperienza vissuta e la storia contano qualcosa ,siamo di fronte alle solite mistificazioni e menzogne del potere.
Renzi non è diverso da chi l’ha preceduto.
I principi a cui si riferisce la sua azione di governo rimane la medesima.
La logica conseguenza è che il governo stia radicalmente mentendo su tutto.
Guadagna tempo e imbraga di più tutto e tutti.