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Elezioni in veneto, tra indipendentismo ed accuse di trasformismo

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venetodi FIORENZO PIEROBON

Delle prossime elezioni regionali, solo quelle in una regione potrebbero dare uno scossone all’Italia: il Veneto. Il motivo? Perché solo in Veneto c’è del fermento indipendentista con, ufficialmente, due gruppi che rivendicano il diritto di votare il referendum per l’indipendenza, “Indipendenza Veneta” e “Indipendenza noi Veneto”, la quale però appoggia Luca Zaia, che pare più interessato all’altro referendum – quello sull’autonomia -, che non a quello previsto dalla legge n. 16, votata un anno fa in Consiglio Regionale (vedi foto a sinistra).

A meno di due settimane dal voto, i riflettori su Venezia e dintorni si sono accesi, in particolar modo proprio dandogli addosso al venetismo. In un zaia-autonomialungo articolo apparso su “Il Fatto Quotidiano”, Alessandro Madron va giù pesante, titolando un articolo in questo modo: “Regionali Veneto, gaffe e professionisti della carega: è la patria del trasformismo“. Non certo poca roba – molto italian style ci pare – dato che dentro si legge di tutto, da chi è additato come bestemmiatore a chi come amico di Radovan Karadzic, da chi è considerato un razzista a chi un omofobo. Madron  ne ha per tutti i candidati di tutte le liste e di tutti i candidati alla presidenza. (Qui potete leggere l’articolo).

Dopodiché, c’è lo scontro nello scontro, ovvero quello fra le due liste indipendentiste di cui sopra. Non solo c’è stato chi ha denunciato alla Polizia un avversario, ma ieri è persino comparsa una lettera in un ospedale di Conegliano (Tv) – dimostratasi falsa e che porterà ad altre denunce – nella quale si palesava che il direttore di quell’unità sanitaria zaia-stataliinvitasse i suoi dipendenti a votare per il governatore uscente (foto a lato).

Scontro è anche, ma questo era inevitabile, quello fra Luca Zaia e Flavio Tosi, che già quando stavano insieme nella Lega si guardavano in cagnesco. Tosi non perde occasione per accusare Zaia di essere un codardo, visto che evita accuratamente di prestarsi ad un confronto:Non sa di cosa parla e scappa“, afferma il sindaco di Verona. Ancora: “Il Governatore uscente continua a fuggire dai confronti: l’ultima dimostrazione è la trasmissione ‘Prima Serata’, in onda mercoledì prossimo sul consorzio reti Nordest, nella quale Zaia ha posto come condizione esclusiva per la sua presenza in studio la totale assenza di contraddittorio politico”. 

Il 31 maggio, domenica con annesso ponte del 2 giugno, si voterà. L’affluenza alle urne rimane ancora una incognita. Comunque sia, tutti i sondaggi danno per vincente Luca Zaia, ma il vero risultato che in molti attendono sarà quello delle due liste indipendentiste che concorrono al voto. I numeri che usciranno dalle urne non potranno essere ignorati.

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