Carissimi lettori, vi mettiamo a conoscenza del manifesto dell’incontro pubblico sul tema “Crisi sociali, classi dirigenti e ingovernabilità nella storia unitaria dell’Italia; perchè l’Italia non è un Paese normale” , che si terrà mercoledi 17 giugno, alle ore 17,30, a Parma, presso la sala conferenze della Associazione Giovane Italia, via Kennedy,7 , relatore Romano Bracalini, che tutti conoscete, giornalista e scrittore, studioso di storia italiana dell’Ottocento e del Novecento.
Un tema attualissimo. Perchè nella sempre più scadente qualità della politica, della burocrazia, della giustizia, dell’educazione, e nella perdurante pretesa sudditanza del popolo che è chiamato solo a pagare senza decidere, e nell’occupazione dello Stato privato dell’imparzialità, è da ricercare l’origine della crisi attuale e anche le passate crisi, sempre esplose in concomitanza di fatti decisivi non governati.
Sempre si sono preferite le scorciatoie, con pessimi esiti. E’ il più attuale dei temi. Una rapida disamina della storia delle più pesanti crisi del periodo unitario per arrivare alle ragioni per le quali anche oggi non sappiamo come difenderci dalla corruzione, dal malgoverno, dalla burocrazia che distrugge imprese,ricchezza e lavoro; da ladri e rapinatori che calano sul Paese nella indifferenza delle autorità politiche e dei legislatori. Ancora una volta è venuta meno la funzione pubblica della politica nel momento in cui la politica non svolge in modo concludente un servizio pubblico. E come sempre la ricorrente povertà di azione politica emerge all’interno di una crisi civile devastante, nel nostro caso , amplificata dalla depressione economica, che prende le forme della corruzione, della contiguità con la criminalità organizzata, fino alla sofferenza e insofferenza delle periferie delle grandi città sempre più povere, sempre più impaurite, sempre più abbandonate, dentro un contenitore multietnico privo di governo.
Italia unita boh! Prima di tutto l’Italia e stata fatta con l’aggressione di altri popoli che prima stavano bene poi si sono trovati italiani. Chi non voleva cambiare identità storica e culturale verso la propria amata patria a cui appartenevano giù repressione basti pensare a Fenestrelle. Poi guerre bisogna fare gli italiani. E un incubo. Una soluzione ci sarebbe dichiarare nulla l’unità d’Italia annullare il debito pubblico tornare ai stati preunitari o invasi come volete dire.