Gianfranco Miglio diceva che bisognerebbe perdere tutte le elezioni amministrative con il 49% dei voti fino a vincere – una volta per tutte – quelle politiche. Questo perché il potere amministrativo corrode e coinvolge, soprattutto chi vorrebbe cambiare radicalmente le istituzioni e si trova invischiato nella melassa che il potere ha sapientemente prodotto per bloccare ogni vera riforma.
La prova di quanto avesse ragione sta nel fatto che dove la Lega ha governato – anche dove ha governato bene – non ne abbia mai tratto vantaggi di consenso. Anzi. Al contrario dei catalani che hanno sapientemente usato i poteri locali per promuovere catalanità.
La situazione peggiora ulteriormente quando l’azione della Lega è annacquata o condizionata da alleanze, soprattutto con partiti che possono dare solo “il cattivo esempio”, come tutti quelli che hanno “Italia” o “italiano” nella loro ragione sociale.
Né l’esperienza del passato sembra servire: la nuova Lega di Salvini si comporta in questo esattamente come la vecchia di Bossi e quella precocemente invecchiata di Maroni. L’ultima scoperta l’ha fatta in Liguria dove non ha avuto il coraggio di presentarsi da sola. Così adesso si trova alla presidenza della Regione un vecchio arnese berlusconiano, agile come un sasso e vispo come un bradipo, che ha presentato la nuova giunta. In mezzo al solito mazzetto di “nani e ballerine” e di riciclati di lungo corso della politica (come l’affascinante segretario nazionale della Lega), spicca Marco Scajola, nipote del più illustre Claudio, democristiano, forzitaliota, inquisito, eminenza grigia del berlusconismo più rampante. Del nipote non si può dire niente di male e sicuramente le colpe dei padri non possono essere fatte ricadere sui figli, figuriamoci sui nipoti: ma è stata una bella idea – non fosse altro che in termine di immagini – fargli fare l’assessore all’urbanistica? Al nipote di Charles Manson, persona degnissima (il nipote), bene educata e integerrima, nessuno proporrebbe però di affidare la gestione della politica per la famiglia. Così, giusto per il nome.