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I predoni del “servizio pubblico”, ecco cosa è lo stato moderno

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stato mafia vignettadi MAURO GARGAGLIONE

Ci sono organizzazioni pubbliche e organizzazioni private. Se potessimo suddividere entrambe queste organizzazioni fino ai componenti fondamentali, come si fa con la materia negli acceleratori di particelle, ci troveremmo il singolo individuo. La differenza sta nel fatto che, senza la contribuzione dell’individuo privato, l’individuo pubblico non potrebbe avere uno stipendio a fine mese. Allora perchè sono nate le organizzazioni pubbliche?

Inizialmente per un motivo. Consorziandosi, certi compiti, necessari, ma non direttamente produttivi, si possono eseguire più facilmente. Rimanendo però in ambito individuale o della singola famiglia, vale a dire in ambito privato, ciascuno deve sottrarre una parte di tempo alle sue attività primarie, tipo coltivare la terra o lavorare il ferro e prestare questo tempo allo svolgimento del compito comune che, comunque, avrebbe dovuto svolgere per sè in maniera più faticosa. Pensiamo ai turni di guardia per individuare predoni in avvicinamento e predisporre le opportune difese.

Viene logico pensare che una comunità abbia concepito di togliersi del suo per pagare degli individui che facessero le vedette di mestiere. Ed ecco che nasce la “pubblica sorveglianza”. Ma questo tipo di organizzazione pubblica non ha più niente a che vedere con quella con cui siamo abituati a che fare.

Oggi non è più possibile affermare che le organizzazioni pubbliche sono al servizio dei produttori privati di ricchezza per sgravarli dell’impegno di dedicare tempo ad attività che devono essere svolte ma che non possiamo definire direttamente rivolte alla creazione di ricchezza, bensì è l’esatto opposto. Il settore pubblico ha preso il sopravvento su quello privato che è ritornato a sottrarre tempo alla produzione di beni e servizi per alimentare coloro i quali erano concepiti per essere al suo servizio. Tutto ciò si attua per mezzo del prelievo fiscale coercitivo.

I guardiani e i difensori originariamente pagati dalle persone per difenderle dagli assalti dei razziatori esterni si sono trasformati essi stessi in predoni. Questo, depurato da tutte le chiacchiere su progresso civile e tutela dei diritti, è esattamente il volto dello Stato moderno.

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3 COMMENTS

  1. Questo fa parte della storia, è sempre stato cosi. Chi ha il monopolio della forza finisce per sottomettere il resto del popolo.
    Anche nelle prime comunità umane di agricoltori nel neolitico le persone del villaggio che si mettevano a disposizione degli altri per controllare e difendere i campi durante la coltivazione e, dopo, il castello (o castellaro) dove si conservava il raccolto finivano per diventare i padroni del villaggio e farsi servire dai contadini, con la scusa che loro rischiavano la vita per la sicurezza del villaggio.

  2. Diversamente dai predoni lo stato pretende ringraziamenti per il furto perpetrato, e rispetto per l’attività criminale posta in essere.

    • …e possiamo anche aggiungere che lo stesso meccanismo dall’ambito dei singoli stati si è ingigantito all’ambito europeo aggravando le difficoltà per gli individui che sono i produttori veri di ricchezza e sempre più mortificati fino a soccombere.
      E’ il risultato finale del sogno dei socialisti-comunisti inventori dell’assolutismo dello stato con la falsa promessa del bene di tutti… è ora che ne prendano atto, ma mai che si senta dai tromboni che riempiono stampa e media un’analisi che dia il via ad una critica aperta del diabolico meccanismo avviato nel novecento…
      Chi l’ha capito, e magari sotto sotto l’ha finanziato, trae il massimo profitto dal disastro planetario innestato e si frega le mani divertito del successo….

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