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Ecco il 196° segnale della ripresa: patrimoniali sempre più care

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patrimoniale_monopolidi LUIGI CORTINOVIS

Pierluigi Bersani (ahinoi non è l’unico, la lista di istigatori a tassare è lunga)  non sa che “un bel tacer non fu mai scritto”. Da due giorni va blaterando della necessità di tassare ancor di più i ricchi. Nello specifico, rispunta la solita idea di una patrimoniale, come se in Italia non ne esistessero abbastanza. 

Comunque sia – giusto per ricordare a Renzi che le tasse non sono diminuite – nel 2013 le imposte patrimoniali che gravano sui contribuenti italiani hanno garantito alle casse statali ben 41,5 miliardi di euro. Lo disse l’Ufficio studi della CGIA di Mestre. Purtroppo – dicevamo noi – la situazione per l’anno in corso è destinata a peggiorare ulteriormente. 

Come volevasi dimostrare: “Nel corso del 2014 gli italiani hanno versato 48,6 miliardi di euro in tasse patrimoniali”. Capito? 7,3 miliardi di euro in più dell’anno precedente. Una cifra che nel 2015 potrebbe rimanere invariata… d’obbligo il condizionale.

Dal 1990 il gettito è addirittura quintuplicato. Le più onerose sono l’Imu, l’imposta di bollo, il bollo auto e l’imposta di registro: i versamenti di queste quattro imposte incidono sul gettito totale per oltre l’89 per cento”.

Ma cosa è una patrimoniale? Per imposte patrimoniali si intendono quei prelievi fiscali diretti, spiega la Cgia di Mentre, che “colpiscono direttamente la capacità contributiva del contribuente senza attendere che si verifichino fatti o atti particolari”, che vengono calcolati in base alla ricchezza posseduta dalle persone in un determinato momento: per esempio l’Imu, il bollo auto, il canone Rai, l’imposta sulle transazioni finanziarie, l’imposta sui beni lusso o le imposte sulle successioni o sulle donazioni. Stiamo parlando di circa una quindicina di imposte, già esistenti insomma, alla faccia di chi vorrebbe “una” patrimoniale”. Per la cronaca, nel 2010 e nel 2011, infatti, il gettito derivante dalle imposte sulla casa era inferiore ai 10 miliardi di euro contro i quasi 25 miliardi dello scorso anno. Eccole:

• L’elenco

Le imposte patrimoniali considerate dall’Ufficio studi della CGIA sono:

1) Imposta di registro e sostitutiva;

2) Imposte di bollo;

3) Imposta ipotecaria;

4) Diritti catastali;

5) ICI/IMU;

6) Bollo auto;

7) Canoni su telecomunicazioni e RAI TV;

8) Imposta sulle transazioni finanziarie;

9) Imposta sul patrimonio netto delle imprese;

10) Imposta su secretazione dei capitali scudati;

11) Imposte sulle successioni e donazioni;

12) Imposta straordinaria sugli immobili;

13) Imposta straordinaria sui depositi;

14) Imposta sui beni di lusso.

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