Eravamo stati fin troppo facili profeti solo qualche giorno fa a scrivere che il vero punto dirimente delle elezioni catalane di domenica prossima sarà se il fronte indipendentista (formato dalla lista unitaria Junts per Si e da Cup) non solo otterrà la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento (risultato dato pressoché per scontato da quasi tutti i sondaggi), ma soprattutto se supererà il 50 per cento dei votanti.
Ecco infatti che è arrivata puntuale la sottolineatura da parte di un organo di stampa internazionale così prestigioso e influente come il Financial Times. Scrive infatti il quotidiano britannico in un suo editoriale che l’indipendenza potrà essere chiesta soltanto se la vittoria supera il 50% dei voti.
Tuttavia il giornale considera che questo risultato “non sarebbe l’indipendenza, ma sarebbe un segnale a Madrid e alla UE che non si può continuare a ignorare il problema nazionalista in Catalogna”. Il Financial Times parla poi di una “terza via” tra l’indipendenza e lo status quo. In questo senso si sostiene che Madrid “dovrebbe concedere maggiore autonomia attraverso una nuova costituzione”. “Raggiungere un accordo – conclude l’editoriale – non sarà facile” e “non aiuta il fatto che la Spagna sta per tenere le elezioni politiche”, previste a dicembre.