Tutto va bene, la ripresa c’è, le banche sono solide. Nel frattempo, la Popolare Vicenza ha confermato la chiusura di 150 sportelli e prevede una riduzione di organico di 575 persone. Trecento esuberi sono previsti dal vecchio piano industriale, mentre gli altri lasceranno l’azienda con fondo di solidarietà entro il 2020. Ancora soldi che cacceranno i contribuenti…
Secondo alcuni sindacalisti il piano industriale appena varato è un progetto di “lacrime e sangue, considerato che la riduzione dei costi al 2020 si limita ad uno 0,3%”. Le maggiori preoccupazioni riguardano invece il piano di dismissione della Servizi bancari Spa, che ad oggi dà lavoro a circa 300 persone. Secondo i piani del management, l’intenzione sarebbe di cederla all’azienda consortile veneta Sec Servizi, società di Information & communication technology specializzata nell’outsourcing per il credito e la finanza, di cui la Vicenza ne detiene un 49% al fianco ad altri istituti bancari tra cui Veneto Banca.
Però, la Popolare Vicenza afferma che sarà ritorno all’utile già nel 2016. Ci penserà la Bce?