Lo sanno anche i muri, a ridosso del Po c’è la grande stragrande maggioranza della forza produttiva-imprenditoriale che tiene in piedi il carrozzone statale. E tutti sanno, che in questi anni di crisi di problemi ce ne sono stati. Ma adesso, basta, Renzi ha confermato che c’è una ripresona che sta lasciando di stucco il mondo intero.
Il Veneto ad esempio, chissà come va forte! Vediamo: Veneto, perse in 9 mesi 1174 imprese artigiane: peggior dato in Italia.
Carramba! Torna in campo negativo di -275 ditte (-0,21%), il saldo tra le imprese artigiane nate e quelle chiuse nel terzo trimestre del 2015. Una vera gelata – scrive Trevisotoday – dopo il timido segnale positivo fatto registrare tra aprile e giugno (+0,13% per 178 aziende in più). Questo nuovo calo dato dalla differenza tra le 1.498 iscrizioni e 1.773 cessazioni, porta il saldo dei primi nove mesi dell’anno a meno 1.174 imprese ed il patrimonio di attività artigianali regionali a rimanere sotto la soglia delle 133mila con 132.687. C’è anche un peggioramento rispetto al -0,03% dello scorso anno e soprattutto, il Veneto è sotto la media nazionale -0,13%.
La vera nota dolente viene però dal confronto con l’anagrafe delle imprese nelle regioni più vicine e simili al Veneto. Crescono Valle d’Aosta con un +0,50% ed il Trentino +0,05%. Stabile il Friuli +0.0% ed in calo frazionale Piemonte -0,09% e Lombardia -0,10%.