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Niente soldi a roma: la battaglia degli enti locali

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di REDAZIONE
I Comuni hanno deciso di combattere per non mandare le proprie liquidità alla Tesoreria unica voluta da Monti: il termine ultimo per inviare la prima tranche scade domani.
Il Comune di Varese, tramite l’avvocato Patrizia Esposito, ha depositato in Tribunale istanza per il blocco delle somme sul conto della tesoreria del Comune di Varese per impedire che le stesse vengano trasferite alla Tesoreria unica nazionale. Si tratta di 10 milioni e 400 mila euro.

“Abbiamo sperato che la trattativa portata avanti da Anci portasse a qualche risultato – ha detto il sindaco Attilio Fontana – il governo non ci ha dato alcuna risposta e quindi come sindaco di Varese ho deciso di tentare anche questa strada” .

Stessa presa di posizione, con la presentazione di analoga istanza, da parte del Comune di Morazzone e del sindaco Matteo Bianchi (avvocato Andrea Mascetti).
”Se i nostri fondi finissero nella tesoreria centrale – aggiungono i sindaci Fontana e Bianchi – significherebbe in un colpo solo dire addio al federalismo e alle autonomie e depredare somme che con tanta fatica sono state messe da parte sul territorio”.

Anche il Veneto ha diffidato il proprio tesoriere, Unicredit Banca, a trasferire le risorse della Regione alla tesoreria unica nazionale, in base al decreto liberalizzazioni. «Abbiamo presentato ieri un ricorso al Tar – ha detto il presidente Luca Zaia – affichè sia intimato al nostro tesoriere di non consegnare i soldi allo Stato». «Noi non vogliamo – ha spiegato Zaia – che il Governo porti via tramite la Tesoreria i soldi della Regione, delle Province e dei Comuni». «Voglio che i soldi dei veneti che sono depositati presso Unicredit – ha aggiunto – restino in Veneto». Zaia ha confermato «l’assoluta serenità del rapporto con il tesoriere», ma in questa fase – ha sottolineato – «dobbiamo far valere il contratto e ricordare a Unicredit che l’accordo l’ha fatto con noi, e ciò che è stato firmato va rispettato».

Tutti i consiglieri comunali della Lega Nord in Piemonte presenteranno nei rispettivi Consigli una mozione a supporto del ricorso alla Corte Costituzionale della Giunta regionale contro il provvedimento governativo sulla tesoreria unica. Il Piemonte è la prima Regione ad aver depositato questo ricorso. «Ci sarà una grande mobilitazione – spiega il responsabile Enti Locali Lega Nord Piemont Federico Perugini – perchè la questione è molto sentita sul nostro territorio. La norma del governo è infatti iniqua e ispirata al peggiore centralismo, lo stesso che ha portato questo Stato sul lastrico. Ci opporremo in ogni modo contro l’ennesima rapina di Roma perpetrata nei confronti degli Enti locali». «La Lega piemontese è partita dal Canavese nel contattare i propri consiglieri per lanciare questa iniziativa – ricorda il responsabile Enti locali del Canavese del Carroccio Andrea Cane – e abbiamo subito riscontrato un’adesione entusiastica, tanto nei grandi Comuni, quanto nei piccoli. Molte infatti le liste civiche che porteranno avanti questa mozione, segno evidente che il provvedimento del Governo Monti sulla tesoreria unica colpisce tutti, indiscriminatamente e in modo pesante».

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4 COMMENTS

  1. Ma che cazz. Fontana…potevi aspettare l’Anci no? Che cazz. ci sono Delrio, Enrico Borghi e poi Castiglione dell’Upi! Ma che cazz. dovevi apsettare le direttive dei nuovi comndanti del federalismo italiano! Mica puoi fare con la tua testa, dovevi prendere contatto con l’addetta stampa dell’Upi e dell’Anci, Faverio e chiedere che fare!!!

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