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Di fronte all’islam, le libertà individuali sono a rischio

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di LEONARDO FACCO* «La religione è incompatibile col sistema della libertà». D’acchito, questa frase di Alphonse Francois de Sade può sicuramente apparire eccessiva, ma dietro ogni iperbole, o provocazione se si preferisce, c’è più che un fondo di verità. Del resto, all’interno del dibattito affrontato in questo numero dei Quaderni Padani, non possiamo esimerci dall’essere spietati nell’analizzare il confronto fra due civiltà (quella cristiana e quella mediorientale islamica), che ben poche comunanze hanno tra di loro. Evito, per questioni di competenza, di addentrarmi nelle vicende storiche di questo aspro confronto, ma non possono esimermi, invece, dal discutere uno degli argomenti che maggiormente mi stanno a cuore: quello delle libertà individuali. Ebbene, se è vero, come personalmente ritengo, che ideologia e teodicèa sono due facce della stessa medaglia, è altrettanto vero che tra una società di cultura cristiana (o cattolica se preferite) e una
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3 COMMENTS

  1. Le religioni monoteiste sono un cancro.
    I fedeli sono metastasi pronte a radicarsi allorché da un fatto personale e interiore si passa al fanatismo.
    Come diffido dello stato, diffido della religione e delle sue strutture.
    Entrambi popolati da pericolosi malati di mente buoni a nulla e capaci di tutto , a spese della gente comune che vorrebbe viver tranquilla e in pace.
    Si tratta delle solite minoranze di minorati che giocano a “chi comanda”, e che tirano dentro la maggioranza , composta evidentemente di babbei irrecuperabili, cui sarà poi presentato il conto da pagare.

  2. Condivido e aggiungo da “La scienza della libertà” in “R. Steiner, “La filosofia della libertà” i seguenti pensieri su Dio: “[…] è assurdo ricercare negli esseri singoli del mondo qualcos’altro di comune, al di fuori del contenuto ideale che il pensare ci fornisce. Tutti i tentativi tendenti ad un’altra unità universale che non sia questo contenuto ideale, ottenuto per mezzo del pensare applicato alle nostre percezioni, devono fallire. Né un Dio umanamente personale, né energia o materia, né la volontà, senza idee, di Schopenhauer, possono far da unità universale. Tutte queste entità appartengono solo ad una zona limitata della nostra osservazione”. Ciao.

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