di JOSÉ REINALDO CARVALHO*
Il 14° Congresso del Fronte Polisario, svoltosi tra il 16 e il 21 dicembre nell'accampamento dei rifugiati di Dahla, uno dei quattro in cui vivono 200.000 saharawi, in territorio ceduto dall'Algeria, in pieno Deserto del Sahara, ha rappresentato un evento di significato geopolitico, se si considera la natura del conflitto che coinvolge il movimento di liberazione e il Marocco, forza di occupazione, e altri attori importanti, come i paesi vicini – l'Algeria e in minor misura la Mauritania –, oltre alla Spagna, la Francia e le Nazioni Unite.
I 2.472 delegati, in rappresentanza delle popolazioni degli accampamenti dei rifugiati, delle regioni liberate sotto controllo del Fronte Polisario e dei territori occupati, dove pesa la mano di ferro della monarchia marocchina, hanno deliberato in merito al bilancio dell'attività del Fronte Polisario e della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD), costituita come governo in esilio, con il riconosciment