Il 9 aprile 1975 il Consiglio Regionale del Veneto approvata la legge n. 56 con la quale si dotava del gonfalone e dello stemma della Regione; e nella relazione del consigliere Sergio Dalla Volta si può leggere: “Lo stemma ed il gonfalone della Regione Veneta si riallacciano da un lato al vecchio gonfalone di San Marco che a partire dalla fine del ‘900 ha assunto come simbolo la Repubblica Veneta, dall’altro all’art. 2 del nostro statuto che afferma che l’autogoverno dei Veneti si svolge secondo le tradizioni della propria storia”.
Dopo quarant’anni il consigliere regionale Antonio Guadagnini di “Indipendenza Noi Veneto” propone di integrare la legge in questione con l’istituzione di una fascia veneta che ripropone la fiamma della bandiera veneta; una aggiunta non solo formale, ma alla quale si da la valenza simbolica di far percepire immediatamente al cittadino la presenza della Regione agli eventi istituzionali.
In base a questa proposta sarà il Presidente del Governo Veneto, in prima istanza, a poter utilizzare la fascia negli eventi pubblici. In caso di sua assenza automaticamente la possibilità di indossare la fascia spetterà al presidente del Consiglio regionale. In caso di assenza di entrambi, questa sarà indossata da un assessore, o, a cascata, dal vicepresidente dell’Assemblea fino a scendere ai segretari dell’ufficio di presidenza consiliare e ai consiglieri regionali.
“Una volta adottata dalla Regione – dichiara Guadagnini – invito tutti i Sindaci del Veneto ad usare questa fascia in sostituzione di quella tricolore e questo per ragioni culturali, identitarie, storiche e anche estetiche”.