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Guadagnini: anziché equitalia, agenzia di riscossione tributi veneta

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equitalia bergamodi REDAZIONE

Il consigliere regionale Antonio Guadagnini, eletto per sostenere Luza Zaia nelle liste di Indipendenza Noi Veneto, ha presentato un progetto di legge per la creazione di per istituire una agenzia Veneta di riscossione dei tributi – Veneto Tributi -, la quale dovrebbe sostituire Equitalia. “Sappiamo – scrive Guadagnini – che la gestione attuale non è improntata a criteri di collaborazione tra amministrazione pubblica e cittadini così come vorrebbe la Costituzione e anche il nostro Statuto. Tale gestione non corrisponde neanche a criteri di efficienza, infatti, il costo della riscossione ammonta al 15% del dovuto.Questa potrebbe essere l’occasione per avviare una collaborazione tra regione e comuni, al fine di fornire ai nostri cittadini un servizio migliore di quello attuale”. 

Ecco la relazione al PDLR:

Questa proposta intende declinare l’autonomia finanziaria e tributaria della Regione del Veneto istituendo un soggetto regionale specificamente vocato e specializzato nell’attività di riscossione.

È noto a tutti come i soggetti statali attualmente operanti nella riscossione dei tributi non sempre agiscano nel modo più soddisfacente e più equo. Il comportamento di Equitalia è talmente conosciuto che non serve spendervi parole in questa sede.

L’istituzione di un soggetto regionale specializzato in materia tributaria ha tra le sue finalità proprio la realizzazione di una maggiore equità nei rapporti tra il cittadino contribuente e l’amministrazione.

Non dimentichiamo che proprio il Veneto, unico tra le regioni, ha dedicato un intero articolo del proprio Statuto ai diritti ed ai doveri del contribuente, dove, in maniera espressa, si dice che tali rapporti debbono essere improntati a criteri di reciproca collaborazione e buona fede.

Tutto ciò non è realizzabile senza una gestione autonoma dei tributi da parte di un soggetto regionale.

L’Agenzia costituisce infatti strumento di realizzazione e di salvaguardia dell’autonomia finanziaria regionale. Non è pensabile che i rapporti tributari regionali siano concretamente gestiti da organi emanazione dello Stato. Solo un soggetto regionale è in grado di realizzare quel cambiamento di registro nei rapporti e quella semplificazione amministrativa che tutti auspicano.

E l’auspicio è proprio questo: realizzare rapporti maggiormente orientati verso il cittadino, riducendo conflittualità e contenziosi, ma nel contempo anche limitando il livello di evasione, pure attraverso una maggior collaborazione con gli enti locali.

In altre realtà decisioni analoghe sono alla fine giunte alla scelta di costituire soggetti di natura apparentemente privata, con la forma societaria, ma di sostanza eminentemente pubblica, con la totale partecipazione da parte delle amministrazioni. In questo modo, però, si è perpetuato l’equivoco di cui Equitalia è il frutto (avvelenato?) più evidente.

Qui si propone un modello diverso. Si ritiene, infatti, che l’attività pubblica per eccellenza, qual è l’imposizione e la riscossione del tributo, dev’essere svolta da un soggetto che deve avere anche la forma, e non solo la sostanza, dell’amministrazione, perché la forma si porta dietro tutte le garanzie che il cittadino ha il diritto di pretendere. Non è credibile che un soggetto privato possa dare effettivamente attuazione a quei principi richiamati dallo Statuto del contribuente e dal nostro Statuto.

Ecco allora la scelta di creare un’Agenzia, soggetto dotato di autonomia organizzativa, ma chiaramente strumentale all’ente Regione, il cui scopo non è non può mai essere il lucro, ma la corretta e leale gestione dei rapporti tra ente e contribuente.

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