Sarà, come dice qualcuno, che la situazione è in netto miglioramente, fatto sta che anche in Centro-Italia, dove l’apparato produttivo non è certo quello lombardo-veneto, le aziende non se la passano proprio bene.
Ergo, Michele Monachino ha comunicato alle forze sociali e agli enti interessati, di aver avviato la procedura per il licenziamento collettivo dei 51 lavoratori in forza all’Elettrocarbonium.
E’ la resa, onorevole, dell’imprenditore pugliese, ma anche la fine del sogno di continuare a produrre elettrodi di grafite a Narni Scalo, in provincia di Terni. La vertenza è quasi all’epilogo, “per il sindacato di categoria, Femca-Cisl, Filctem-Cgil, Uiltec-Uil, è il primo passo in attesa di nuovi sviluppi“.
Comunque, non disturbate il manovratore. Ci pensa il ministero dello Sviluppo economico a far crescere l’Italia; con le aziende dei fidanzati è lanciatissimo!.