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Ecco il 24° segnale della ripresa: spesa pubblica a + 22,6 miliardi l’anno

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Tabella-Def-11-apr-2016di LUIGI CORTINOVIS

E’ uscito uno studio di Unimpresa basato sui numeri ultra ottimistici del governo italiano, stando a Documento Economico Finaziario. Sono riportati nell’immagine qui a fianco.

Dice Uninpresa: “Niente spending review sul bilancio pubblico: nei prossimi quattro anni le uscite dalle casse dello Stato cresceranno sempre, con un incremento complessivo di oltre 22 miliardi di euro. La spesa pubblica passerà dagli 826 miliardi del 2015 ai quasi 849 del 2019. Prevista una impennata per le uscite correnti di 34 miliardi e per le pensioni di 20 miliardi, mentre verranno ridotti gli investimenti pubblici di quasi 7 miliardi e si registrerà un risparmio sul fronte della spesa per interessi sul debito superiore a 4 miliardi: il tesoretto dello spread verrà dunque utilizzato per finanziare gli sprechi. E’ quanto emerge da un’analisi realizzata dal Centro studi di Unimpresa sul Documento di economia e finanza (Def) approvato venerdì dal consiglio dei ministri e diffuso ufficialmente sabato.

Secondo l’analisi dell’associazione, la spesa pubblica, che nel 2015 si è attestata a quota 826,2 miliardi, arriverà a 828,7 miliardi nel 2016, a 830,06 miliardi nel 2017, a 837,7 miliardi nel 2018 e a 848,9 miliardi nel 2019. In totale è dunque previsto un incremento di 22,6 miliardi (+2,74%) rispetto allo scorso anno. Sono destinate a salire le uscite correnti (ovvero la spesa per stipendi dei dipendenti pubblici oltre che per appalti relativi a servizi e forniture): si passerà dai 691,2 miliardi del 2015 ai 701,4 miliardi del 2016 ai 704,5 miliardi del 2017 ai 712,3 miliardi del 2018 ai 725,3 miliardi del 2019: in totale l’incremento sarà di 34,09 miliardi in salita del 4,93% sullo scorso anno. In questo ambito, tra il 2016 e il 2019, salirà in particolare la spesa per le pensioni di 20,5 miliardi (+7,95%); la voce legata alla previdenza si è attestata a quota 258,8 miliardi nel 2015 e salirà a 261,6 miliardi nel 2016, a 264,9 miliardi nel 2017, a 272,2 miliardi nel 2018 e a 279,3 miliardi nel 2019″.

Sintetizzando, per citare Rischicalcolato.it:

  • La spesa pubblica salirà di 22,65 miliardi di euro (all’anno) nel 2019 rispetto al 2015. La voce di spesa che incide di più è quella relativa alle pensioni, +20,56 miliardi all’anno.
  • Le entrate tributarie e i contributi sociali saliranno di 68 miliardi di euro.
  • La pressione fiscale scenderà….. perchè il governo ha previsto un PIL in crescita continua e progressiva, oltre l’aumento delle entrate tributarie e contributive. #stateserenialcubo-

Tranquilli, Renzi ha detto che la crescita italiana sarà spropositata, perché l’Italia “potrebbe essere la locomotiva d’Europa”.

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1 COMMENT

  1. Sono d’accordo con renzi, per una volta.
    L’italia sarà senza dubbi la locomotiva d’europa.
    Gli altri gireranno coi moderni treni ad alta velocità, però.

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