Proprio a ridosso del referendum popolare nel quale si è chiesto agli italiani di esprimersi sulle concessioni alle compagnie petrolifere per l’estrazione del petrolio dai pozzi già esistenti. Nel bel mezzo degli scandali che questo settore, e non solo, stanno interessando si discute, sempre più, di indipendenza energetica. Secondo il governo, le fonti fossili continueranno ad essere una parte importante del mix energetico del futuro. In realtà sembra non esserci una vera strategia nazionale, un piano serio per il futuro energetico del Paese. Si pensa a come fare soldi da investire ma non si sa davvero su cosa investire, concentrandosi magari solo sull’invio del denaro all’estero in cerca di migliori opportunità (dettagli su http://www.migliorcontocorrente.org/invio-denaro-estero.htm). Dovremmo prendere esempio da chi una strategia energetica concreta sembra averla e l’ha già messa in pratica, non da ieri, tanto da stimare, per il 2050, una riduzione anche dei costi dell’import. Andiamo un po’ indietro nel tempo per capirci qualcosa.
Correva l’anno 1990 e quasi il 60% dell’energia primaria sui consumi tedeschi era importata. Una quota che, nel 2000, è arrivata al 70%. I costi per l’approvvigionamento da fonti fossili, in Germania, sono diventati negli anni un vero cappio al collo per l’economia, raggiungendo, nel 2011, ben 85 miliardi di euro, pari al 3,3% del Pil, con un aumento dello 0,8% rispetto al 1995.
Una cifra decisamente significativa anche per una nazione industrializzata quale la Germania, che per il 2020 ha deciso di cercar d’arrivare a 50 miliardi di riduzione dell’import di fossili, solo grazie alle fonti rinnovabili. Secondo uno studio del 2014 del Fraunhofer IWE, la crescita delle rinnovabili, prevista al 2030, potrebbe arrivare a sostituire completamente gli attuali consumi tedeschi di gas russo.
Tra qualche mese saranno pubblicati i dati ufficiali della Germania per l’anno 2015. Nel frattempo si sa già che solo per i primi sette mesi dello scorso anno le rinnovabili hanno prodotto il 35% dell’elettricità tedesca. Per meglio comprendere la portata del fenomeno bisogna sottolineare come il solare e l’eolico, oggi, producano quanto le centrali alimentate a lignite.