NEL CENTOCINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI LISSA (20 LUGLIO 1866) UN DOVEROSO RICONOSCIMENTO A QUEI MARINAI VENETI CHE SI BATTERONO CON GRANDE CORAGGIO.
Il 20 luglio 1866 a Lissa nel mare Adriatico la marina austro-veneta (fino al 1848 la denominazione ufficiale era “Imperiale e Regia Veneta Marina”) sconfisse in maniera pesantissima la marina italiana.
Nei giorni successivi diversi veneti furono decorati con la medaglia d’oro, con quella d’argento di prima e seconda classe.
Ecco l’elenco pubblicato da Pietro Giorgio Lombardo nel suo articolo “Chioggia dal 1849 al 1866. Appunti” apparso nella “Rassegna Storica del Risorgimento” dell’ottobre-dicembre 1978 e ripreso da Ettore Beggiato in “Lissa, l’ultima vittoria della Serenissima (20 luglio1866)”, edito da “Il Cerchio” nel 2012 (va ricordato che all’epoca il nome proprio veniva tradotto nella lingua tedesca):
Medaglie d’oro:
PENSO THOMAS Chioggia
VIANELLO VINZENS detto GRATTON Pellestrina – Venezia
Medaglie d’argento di prima classe:
ANDREATINI ANTON Venezia
PENZO THOMAS detto OCCHIAI Chioggia
MODERASSO ANTON Padova
PREGNOLATO PAUL Loreo – Rovigo
GHEZZO PETER Malamocco – Venezia
DALPRA’ MARKUS Venezia
VARAGNOLO ROMA Peter Ferdinand Chioggia
VIDAL BORTOLO detto STROZZA Burano – Venezia
Medaglie d’argento di seconda classe:
GAMBA FRANZ Chioggia
ROSSINELLI FRIEDRICH Venezia
CAVENAGO JOACHIN Padova
SCARPA ANGELO ZEMELLO Pellestrina – Venezia
BOUTZEK JGNATZ Venezia
BUSETTO JOHANN ANTON Pellestrina – Venezia
PITTERI ALOIS Venezia
GIANNI JOSEF Chioggia
CEROLDI LUIGI GIOVANNI Venezia
MOLIN ALOIS Burano – Venezia
RAVAGNAN GAETANO Donada – Rovigo
SCARPA THOMAS Chioggia
BORTOLUZZI FERDINAND Venezia
PREGNOLATTO DOMINIK Contarina – Rovigo
GALLO EUGEN PAUL Adria – Rovigo
BOSCOLO LUDWIG Chioggia
FERLE REDENTORE Venezia
GRASSO ALOIS ANTON Chioggia
MARELLA ALOIS ANTON Chioggia
NARDETTO DOMINIK Padova
LAZZARI FRANZ Venezia
GARBISSI PETER Venezia
FANUTO DOMINIK Venezia
SALVAZZAN ANTON Padova
ALLEGRETTO ALOIS Burano – Venezia
VARISCO FRANZ Chioggia
BENETTI PASQUALE Padova
BUSETTO KARL Pellestrina – Venezia
PENSO ALOIS detto MUNEGA Chioggia
NOVELLO RINALDO Venezia
BOSCOLO KASIMIR Chioggia
VENTURINI ANGELO detto CIOCOLIN Chioggia
DONAGGIO FRANZ Chioggia
NORDIO ALOIS Venezia
MELOCCO detto MEOCCO JOHANN Venezia
BOSCOLO VINZENS Chioggia
SFRIZO AUGUST Chioggia
ALLEGRETTO (NEGRETTO) August Burano – Venezia
GALIMBERTI JOHANN Chioggia
Ecco il certificato della decorazione di Vincenzo Vianello detto Gratan secondo quanto riportato nell’atto di battesimo del 16 maggio 1838:
“Confermiamo che il timoniere di 2 classe Vincenz Vianello, nonostante fosse stato leggermente ferito, subito dopo la morte del timoniere capo Lenaz e in seguito al contemporaneo ferimento del timoniere di 1. classe Pinduli, prese il timore della nave e, soprattutto durante lo speronamento della fregata corazzata nemica, ha intrepidamente manovrato, eseguendo al momento giusto gli ordini del Contrammiraglio von Petz. Con tutto il suo comportamento ha dimostrato audacia, sangue freddo e coraggio rari. Pola 28 settembre 1866.”
Ciò premesso il sottoscritto consigliere regionale interroga il Veneto Governo per sapere in che modo intenda ricordare nel centocinquantesimo anniversario della battaglia di Lissa, questi veneti, dimenticati da tutti, che si batterono con grande coraggio e determinazione.
*Interrogazione scritta presentata il 25 maggio 2016 dal Consigliere Guadagnini.
Logicamente sono dimenticati perché non rientrano come patrioti italioti. Secondo me(il mio pensiero veneto) hanno combattuto contro l’invasore con una divisa di un altro occupante ma una cosa son certo hanno combattuto contro l’invasione della propria terra. E alla fine Austria li ha abbandonati con qualche medaglia e l’Italia li a sottomessi fino adesso come colonia. Ci hanno distrutti e depredati. Se tutti stavano a casa era meglio non penso che nessuno li abbia chiamati.e poi sentire penisola italica mi vien il voltastomaco.basta un bambino dell’asilo a tracciare l’espressione geografica con un cerchio sulla carta. Comunque onore ai nostri veneti caduti e per i loro sacrifici viva san marco