“E’ andata bene, sono davvero contenta. Ciò che conta è che abbiamo dato il via all’Associazione e questo incontro è stato il primo passo per ricordarlo e continuare a portare avanti le sue idee, il suo lavoro”. E’ Daniela Piolini a dirlo, moglie di Gilberto Oneto, che domenica scorsa, a Belgirate presso l’Hotel Villa Carlotta, ha aperto la giornata dedicata al marito, scomparso nel novembre scorso, protagonista storico dell’indipendentismo padano, ma non solo.
Una giornata intensa, a tratti anche commovente, che è servita a raccontare un po’ tutti gli aspetti di un “uomo per davvero libero e dalla schiena dritta”, come ha ribadito Gianluca Marchi, che ha chiuso l’incontro con un ricordo struggente di un amico, ma anche di colui che – insieme a Leonardo Facco – ha fondato il MiglioVerde.
Durante il convegno, sono stati toccati tutti gli aspetti della vita di un professionista poliedrico e straordinario: “politologo, araldista, scrittore, comunicatore, libero pensatore, disegnatore, vignettista, architetto paesaggista, che in ogni sua attività faceva comunque emergere l’aspetto che di lui è stato un tratto indelebile, la ricerca della libertà della sua terra. E proprio con un libro a lui dedicato, presentato per l’occasione, sono stati sintetizzati tutti gli aspetti, umani e professionali, di Oneto.
Sul palco si sono alternati gli amici di sempre, da Sergio Salvi ad Alessandro Vitale, da Valerio Cozzi a Paolo Villa, da Paolo Gulisano a Stefano Bruno Galli a Romano Bracalini. Tutti impegnati a raccontare “l’avventura di quell’uomo libero” che mai si è risparmiato e che ha sempre agito con coerenza per portare avanti le sue idee, per farle camminare sulle gambe degli uomini, per dare loro concretezza. Nel primo pomeriggio, è giunto anche un intervento telefonico di Matteo Salvini, che ha portato il suo saluto ai presenti.
Ora, l’Associazione Gilberto Oneto è una realtà, con oltre 100 i soci iscritti. Ora, ha inizio un nuovo cammino, il cui percorso, ad ogni buon conto, è già stato tracciato proprio da colui che domenica scorsa ha ricevuto l’omaggio che si meritava.
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