Nel bilancio della regione si nota una sproporzione elefantiaca tra la spesa vincolata (13350 milioni di euro) e quella a disposizione del governo veneto (50 milioni di euro). Meno dello 0,4% dei soldi spesi nel nostro territorio sono decisi dagli eletti nel giugno 2015. Tutto il resto viene concesso da Roma con precisi vincoli di destinazione.
Questo fatto rende evidente che il Consiglio Regionale è nella pratica un ente amministrativo, che realizza al meglio quello che gli impone di fare lo Stato.
Considerando che la rappresentanza elettorale in regione costa circa 10 milioni di euro all’anno, si rileva che questa cifra rappresenta più del 20% dei soldi sui quali effettivamente decide. L’aspetto sorprendente è che ci siano mega stipendi per gestire in autonomia un misero budget residuale.
Vi sarebbe poi la non secondaria componente di autorità derivata dalla carica elettiva dei nostri Consiglieri. Tuttavia la dotazione di coraggio che essa richiede è consequenzialmente disfunzionale a chi non trovi nell’attuale ordinamento nulla da eccepire. Anche per questo voglio l’Italia e la sua regione fuori dal Veneto quanto prima!
Massimo Vidori
1° Consigliere Nazionale Indipendenza Veneta
Dimenticavo questa chicca:
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/veneto-pure-i-profughi-voto-comune-1309449.html?update=1
Poi si parla degli ebrei, curdi, armeni e ecc. ecc. ecc…….?
Dei veneti che li stanno MASSACRANDO niente..?
Per forza che non si va avanti, l’oppressore e’ quello del Rodolfo Graziani cari miei.
Chiedetelo ai serenissimi…
PAR TERA
PAR MAR
W SAN MARKO
Ma cosa aspettano i veneti, che a parole sembrano oltremodo incazzati e risoluti, ad attuare una protesta fiscale incisiva?
In sostanza, i sudditi veneti versano tasse che lo stato impedisce vengano spese in regione.
E allora, perché versare queste somme?
Per lasciarle a disposizione del nemico giurato della libertà dei cittadini e dell’autonomia?
Mi pare di sognare.
Evidentemente i veneti si meritano tutto quanto subiscono.
E non solo i veneti, beninteso.