Renzi e il suo governo vanno avanti a botte di sussidi e clientelismo. Le assunzioni pubbliche sono, da sempre, un must dei governi italiani, che creano parassiti a bizzeffe. Lo scorso anno ci fu l’infornata di 100.000 insegnanti, quest’anno un’altra decina di migliaia e ora… poteva mancare la Sicilia?
I Comuni tornano ad assumere, anche in Sicilia. L’occasione ghiotta è un maxi-finanziamento nazionale per attivare misure di sostegno alle famiglie povere. E così i sindaci pensano di reclutare personale che si occupi di servizi di segreteria e di assistenza sociale. Come scrive il “Giornale di Sicilia“, i primi bandi sono già stati pubblicati.
A fine estate lo Stato ha stanziato 750 milioni per il progetto Sia che prevede aiuti economici e servizi per le famiglie povere: la quota per la Sicilia è di 112 milioni. A ciò si aggiungono, sempre su base nazionale, i 486 milioni del Pon Inclusione: la quota per Sicilia in questo caso vale 280 milioni.
La prima tranche di questi fondi, 114 milioni, è subito spendibile. E nei bandi per assegnare questi fondi sono previste anche le assunzioni.
Paga e taci somaro del Nord!!! Va bene così anche alla Lega italiana di Matteo Salvini.
Una pratica surrettizia di gettito di denaro dall’elicottero.