domenica, Novembre 24, 2024
6.3 C
Milano

Fondatori: Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi

Regione veneto, mozione a favore dell’indipendenza della catalogna

Da leggere

zaia catalognaRICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Il Consiglio regionale del Veneto

PREMESSO CHE:

– A compimento del mandato elettorale che ha visto la vittoria dei movimenti favorevoli all’indipendenza della Catalogna, il 9 novembre 2015 i rappresentanti del nuovo Parlamento catalano hanno votato ed approvato, con 72 voti a 63, una serie di atti per l’applicazione del diritto di autodeterminazione della Catalogna, in forma pacifica, democratica e nonviolenta;

–  con la mozione 19 del 22/09/2015 questo stesso Consiglio esprimeva formalmente il proprio supporto al pacifico e democratico percorso di autodeterminazione intrapreso ed attuato dai cittadini catalani e dalle loro istituzioni;

– la risposta delle istituzioni spagnole è stata arrogante e minacciosa, profondamente antidemocratica e irrispettosa del diritto di autodeterminazione dei popoli, diritto peraltro riconosciuto dallo stesso stato spagnolo, come da quello italiano e dalle altre democrazie occidentali.

– il Parlamento della Catalogna sta portando avanti questo principio di libertà e democrazia approvando di recente le conclusioni della “Commissione del Processo Costituente”, nonostante le minacce della Corte costituzionale. Il risultato della votazione è stato di 72 voti a favore e 11 contrari. Il dibattito e l’approvazione si sono svolti dopo una discussione tra i gruppi per l’inserimento nell’ordine del giorno nonostante le minacce della stessa Corte Costituzionale. Con questo voto, il Parlamento ha adottato definitivamente un “meccanismo di esercizio democratico unilaterale che permetterà la convocazione della Costituente “. Qui di seguito gli undici punti approvato dal Parlamento:

  1. Attualmente, non vi è alcun margine di azione per il riconoscimento del diritto di decidere del popolo catalano nell’ambito del quadro giuridico legale e costituzionale spagnolo. L’unico modo possibile per farlo è mediante sconnessione e attivazione di uno proprio processo costituente.

Adottato: 72 voti a favore (JxSí e CUP) e 22 contrari (CSQP e PP)

  1. Il popolo della Catalogna ha la legittimazione ad avviare un processo costituente democratico proprio, di base cittadina, trasversale, partecipativa e vincolante con il riconoscimento, il sostegno e l’appoggio delle istituzioni catalane.

Adottato: 83 voti favorevoli (JxSí,  CSQP e CUP) e 11 contrari (PP)

  1. Le esperienze comparate di altri paesi avallano il percorso intrapreso dalla Catalogna per costruire un modello singolare del processo costituente date le circostanze sociali, culturali, politiche  ed economiche che ci sono specifiche.

Adottato: 72 voti a favore (JxSí e CUP), 11 contro (PP) e 11 astensioni (CSQP)

  1. È necessario assicurarsi che il quadro metodologico del processo costituente continui in forma consensuale, nota, trasparente e condivisa con l’intera società e le istituzioni che lo sostengono. Il processo costituente deve essere in grado di adattarsi a tutte le sensibilità ideologiche e sociali fin dall’inizio e anche sino a quando si imposteranno gli indicatori, il calendario e tutte le questioni che riguardano il metodo per progredire.

Adottato: 83 voti favorevoli (JxSí,  CSQP e CUP) e 11 contrari (PP)

  1. Il processo costituente sarà composto da tre fasi: un primo processo partecipativo, una seconda fase di disimpegno con lo Stato e chiamata di elezioni dei componenti che costituiscono una Assemblea Costituente, che redigerà una proposta di Costituzione. Una terza fase sarà la ratifica a livellompopolare mediante referendum.

Adottato: 72 voti a favore (JxSí e CUP) e 22 contrari (CSQP e PP)

  1. Il processo di consultazione preventiva avrà come corpo principale un Forum Sociale Costituente (FSC), composto da rappresentanti di organizzazioni della società civile e dei partiti politici. L’FSC discuterà e formulerà una serie di domande sui contenuti specifici della futura costituzione che saranno risolti attraverso il processo di partecipazione pubblica. Il risultato di questa partecipazione costituirà un mandato vincolante per i membri dell’Assemblea Costituente che saranno incorporati nella stesura della Costituzione.

Adottato: 72 voti a favore (JxSí e CUP) e 22 contrari (CSQP e PP)

  1. Dopo la fase di partecipazione cittadina si completerà la disconnessione con la legalità dello stato spagnolo attraverso l’adozione delle leggi di disconnessione del Parlamento della Catalogna e di un meccanismo unilaterale di esercizio democratico che servirà per attivare la convocazione dell’Assemblea costituente (CA). Le leggi di disconnessione non sono soggetti al controllo, alla sospensione o alla impugnazione da parte di qualsivoglia potere, corte o tribunale.

Adottato: 72 voti a favore (JxSí e CUP) e 22 contrari (CSQP e PP)

8. Il Parlamento della Catalogna protegge il processo costituente che si svolgerà nel nostro Paese. A questo proposito sollecita il Governo della Generalitat a mettere a disposizione dei cittadini le risorse necessarie perché si possa effettuare il dibattito costituente di base sociale che prosegua trasversale, plurale, democratico e aperto. A tal fine, il Parlamento della Catalogna creerà un comitato per monitorare il processo costituente. Adottato: 72 voti a favore (JxSí e CUP), 11 contrari (PP) e 11 astensioni (CSQP)

  1. Una volta convocata, costituita ed eletta, l’Assemblea Costituente avrà pieni poteri. Le sue decisioni saranno vincolanti per tutti gli altri enti pubblici, persone fisiche e giuridiche. Nessuna delle decisioni sarà soggetto a controllo, sospensione o diffida da parte di ogni altro potere, corte o tribunale. L’AC stabilirà i meccanismi per garantire la partecipazione democratica diretta, attiva e democratica delle persone e della società civile organizzata nel processo di discussione e di elaborazione di proposte per il progetto di Costituzione.

Adottato: 72 voti a favore (JxSí e CUP) e 22 contrari (CSQP e PP)

  1. Una volta che l’AC ha approvato il progetto di Costituzione sarà convocato un referendum costituzionale perchè il popolo della Catalogna possa approvare o respingere pacificamente e democraticamente il testo della nuova costituzione.

Adottato: 72 voti a favore (JxSí e CUP) e 22 contrari (CSQP e PP)

  1. Fin dall’inizio si deve incorporare una prospettiva di genere in modo trasversale e una duplice strategia al fine di rompere l’inerzia storica della nostra società perchè il processo costituzionale prosegua per tutti e tutte.

Adottato: 83 voti favorevoli (JxSí, CSQP e CUP) e 11 contrari (PP)

– Il referendum unilaterale vincolante è la novità più importante degli ultimi giorni del nuovo piano catalano, che servirà ad approvare la dichiarazione di indipendenza. Lo scorso 6 ottobre infatti viene approvata dal Parlamento catalano la nuova roadmap ufficiale ed annunciato il referendum unilaterale vincolante per il settembre 2017.  Ecco di seguito quanto approvato dopo il voto di fiducia e il dibattito politico generale in parlamento.

1 – Budget

Approvato con il bilancio 2017 dal parlamento catalano: alcune voci di bilancio sono indirizzate allo sviluppo delle strutture di governo dello Stato che saranno pronte per giugno.

2-  Advisory Board del processo costituzionale e comitato di monitoraggio

In conformità con le risoluzioni adottate si creano due corpi per garantire il corretto funzionamento delle fasi finali del processo: il “Consiglio consultivo del processo costituzionale” (già attivo), che sarà incaricato di proporre iniziative per portare il dibattito per le strade nella società civile. Inoltre, entro un mese nascerà un “Comitato per monitorare il processo di autodeterminazione”, composto da esperti internazionali, che garantirà la democraticità del processo.

3 – Ultimatum alla Spagna

Il governo della Generalitat aprirà negoziati con la Spagna perché accetti un referendum sull’indipendenza. Sarà l’ultima offerta prima della legge di approvazione di un referendum definitivamente scollegata dalla Spagna.

4 – Strutture di Stato

Il Governo catalano ha completato le strutture statali e previsto le necessarie misure per affrontare la disconnessione dalla Spagna nei primi mesi della Catalogna indipendente. Le principali sono quelle relative alla proprietà e gestione economica e fiscale, la sicurezza sociale, il sistema giudiziario, la pubblica sicurezza, le infrastrutture, le telecomunicazioni, l’energia e l’acqua, e le relazioni estere. Il Presidente Puigdemont ha annunciato la scorsa settimana che tutto sarà pronto per giugno.

5 – Internazionalizzazione

Uno degli obiettivi previsti è l’internazionalizzazione del processo, così come il crescente riconoscimento internazionale dello Stato catalano. Sono stati creati nuovi rami del governo come un Ministero degli esteri. Sono previste anche azioni della diplomazia attraverso istituzioni indipendenti.

6 – Processo costituente

Una risoluzione è stata presentata e approvata per proteggere la convocazione e la conduzione delle fasi deliberative e decisionali vincolanti del processo costituente durante la prima metà del 2017, in modo trasversale, plurale, democratico e aperto.

7 – Le leggi di disconnessione

La commissione parlamentare congiunta presenterà il testo prima della fine di questo anno per applicare le leggi di disconnessione, soprattutto relativamente ai meccanismi giuridici di transitorietà. Il testo della carta conterrà la regolamentazione della successione giuridica, della cittadinanza, i diritti fondamentali, il sistema istituzionale, il potere finanziario e la magistratura tra la nascita della Repubblica catalana fino all’approvazione della costituzione, oltre alla regolamentazione della Assemblea costituente.

8 – Referendum

L’adozione delle leggi di disconnessione nel giugno 2017 sarà seguita dall’annuncio del referendum per l’indipendenza, che sarà nella seconda metà di settembre.

9 – Proclamazione e apertura delle contrattazioni

Se l’opzione indipendenza vince il referendum, l’indipendenza verrà proclamata e il Governo catalano aprirà un periodo di negoziati con il Governo spagnolo e la comunità internazionale per ottenere il riconoscimento di indipendenza e per cercare un accordo di separazione e divisione delle attività e passività della Spagna. Il referendum intensificherà la pressione internazionale per un processo di dialogo.

10 – Elezioni costituenti

La vittoria del referendum aprirà anche il processo delle elezioni costituenti, che dovrebbero essere fatte sei mesi più tardi. Nel mese di marzo 2018, di conseguenza, ci saranno le elezioni per scegliere un Parlamento che si occuperà della stesura della costituzione del nuovo stato.

11 – Costituzione

Il Costituente del Parlamento (o Assemblea Costituente) avrà un paio di mesi di tempo per redigere la costituzione della repubblica catalana. Il testo incorporerà le proposte che verranno approvate dalla società civile nel 2017. Il processo costituzionale sarà di carattere partecipativo e popolare. Il Parlamento approverà il testo della Costituzione.

12 – Referendum costituzionale

Una volta approvata la costituzione da parte del Parlamento, il testo sarà sottoposto a ratifica popolare con un referendum.

Ciò premesso

esprime

la propria piena ed incondizionata solidarietà ed il proprio sostegno alle recenti azioni del Parlamento catalano, del Presidente della Catalogna Carles Puigdemont e del Presidente del Parlamento catalano Carmen Forcadell, nella ferma convinzione che la sovranità appartenga sempre al Popolo e che la volontà democraticamente e pacificamente espressa dei cittadini non debba e non possa mai essere zittita, impedita o soffocata con minacce ed intimidazioni di alcun genere, come sta accedendo oggi in Spagna verso rappresentanti eletti con preciso mandato democratico per applicare il diritto di autodeterminazione dei Catalani. Questo Consiglio riconosce pertanto che quando l’esercizio del diritto universale di autodeterminazione venga negato dalle istituzioni statali, i cittadini e i popoli d’Europa, possano e debbano fare l’unica cosa possibile: esercitare unilateralmente – attraverso le loro assemblee rappresentative – tale diritto, che si configura per propria natura nel quadro giuridico internazionale.

Presentata il 24 ottobre 2016 dal Consigliere Guadagnini

Correlati

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Articoli recenti