Sarebbe in corso una retata, con relative perquisizioni, in Veneto. Dopo i fatti della scorsa settimana secondo cui per le bombe scoppiate a Vittorio Veneto sarebbe spuntata la “Pista venetista” (secondo indiscrezioni potrebbe riguardare membri del CLNV). Si attendono conferme. Anche la Guardia di Finanza in azione per controllare alcuni esponenti indipendentisti, che dichiaratisi veneti han scelto di non pgare più le tasse allo Stato italiano.
Secondo Trevisotoday, “una lettera, firmata “I love Venethia” è stata recapitata nei giorni scorsi presso l’abitazione di Colle Umberto del professor Pietro Panzarino, giornalista ed ex dirigente scolastico del liceo classico e scientifico Flaminio. I volantino sarebbe una rivendicazione dell’attentato esplosivo di qualche giorno fa al municipio di Vittorio Veneto.
Così il volantino: “Attentato Vittorio Veneto h.01.30 notte tra il 22/23 novembre 2016; non sono stati volutamente fatti danni materiali a cose o persone; inizia il percorso determinato che non cesserà fino al completo sgombero dei terreni veneti appartenenti alla Repubblica Serenissima; italia stato oppressore della Venethia da 150 anni; la firma rivendicata è stata fatta sul lato destro del municipio di Vittorio Veneto e prontamente cancellata dai servizi dello stato italiano”. L’autenticità del documento è ora al vaglio degli inquirenti. Pare, però, che non vi sia alcun collegamento tra indipendentisti e quelle esplosioni.
Le questure di Vicenza e Verona sono in prima fila nell’operazione di controllo. Gli indagati sarebbero 19. “Le indagini sono in corso, le forze dell’ordine presenti a Treviso sono di grande pregio e di grande qualificazione, sono molto molto bravi i nostri uomini e per cui siamo fiduciosi di poter ottenere un risultato in tempi rapidi. Intanto io lavorerò assieme a sindaco e prefetto per fare tutto ciò che è di mia competenza”. Lo ha detto il ministro dell’interno, Angelino Alfano, sui due attentati a Vittorio Veneto, importante città della provincia di Treviso, il primo con bombe molotov contro il municipio ed il secondo il 26 novembre, contro un negozio.
Questi i nomi degli indagati, per disobbedienza fiscale. Nella Marca trevigiana sono Teresina Zorzi di Asolo e Luigi Arriccio di Castelcucco. Nel Veronese sono Patrizia Badii di Verona e Flavio Resentera di Badia Calavena. La maggior parte sono vicentini: Marco Caltran, Moreno Rigo di Montecchio Maggiore; Francesco Cichellero di Valli; Silvano Santini, Costantino Neresini e Vittorio Angelo Perin di Valdagno; Enrico Carraro di Longare; Erica Scandian di Malo; Orazio Scavazzon di Marostica; Maurizio Bedin, Massimo Panarotto e Gabriele Marco Perucca Orfei di Vicenza; Maurizio Tregnago di Cornedo; Ruggero Peretti e Katia Sanson di Arzignano.
Su Facebook, intanto appaiono le prime conferme; scrive Alvise Piccoli, del CLNV: “Attenzione, ci giungono notizie frammentarie che siano stati a Malo dal patriota Bedin Maurizio e che sia stato portato in questura a Vicenza… attivisti del CLNV si stanno dirigendo… non abbiamo notizie dettagliate… siamo in attesa di novità”.
Ecco le parole del Prefetto di Treviso, intervistato da “La Tribuna di Treviso” (ascolta qui). L’operazione sarebbe ancora in corso, indagano anche i carabinieri. Il sindaco di Vittorio Veneto, Roberto Tonon, si dice amareggiato: “Incontrando sabato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ho chiesto un rafforzamento delle forze per intensificare la sorveglianza il quale mi è stato garantito”.
COMUNICATO STAMPA CLNV
Questa mattina, il 29 Novembre alle ore 7.15, forze militari dello stato occupante italiano (DIGOS) irrompevano in casa di esponenti del COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE VENETO e facenti parte della AUTORITA’ NAZIONALE VENETA emanata dallo stesso con mandati di perquisizione e di sequestro di beni personali (Computer, chiavette Usb, documenti vari di proprietà degli stessi o di proprietà della TUTELA GENTI VENETE) con l’accusa di Istigazione e Divulgazione al Popolo Veneto di come non pagare le tasse allo stato OCCUPANTE ITALIANO.
Il CLNV (soggetto di diritto internazionale) opera in base ai TRATTATI, PATTI, e LEGGI internazionali ratificate dallo stato Occupante italiano stesso con tanto di Belligeranza per far valere i protocolli aggiuntivi di Ginevra, anch’essi ratificati dallo stato italiano, tutte queste leggi si riferiscono al
DIRITTO INTERNAZIONALE SULL’AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI.
Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici” adottato a New York il 19 dicembre 1966 – ratificato dall’Italia con legge n.881 del 25 ottobre 1977;
Articolo 1
- Tutti i popoli hanno il diritto di autodeterminazione. In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale.
- Per raggiungere i loro fini, tutti i popoli possono disporre liberamente delle proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali senza pregiudizio degli obblighi derivanti dalla cooperazione economica internazionale, fondata sul principio del mutuo interesse, e dal diritto internazionale. In nessun caso un popolo può essere privato dei propri mezzi di sussistenza.
- Gli Stati parti del presente Patto, ivi compresi quelli che sono responsabili dell’amministrazione di territori non autonomi e di territori in amministrazione fiduciaria, debbono promuovere 1′ attuazione del diritto di autodeterminazione dei popoli e rispettare tale diritto, in conformità alle disposizioni dello Statuto delle Nazioni Unite.
Detto ciò, si evince che l’operazione perpetrata stamane mattino nelle abitazioni dei componenti del CLNV è una grave violazione dei trattati internazionali e dei soggetti dichiaratosi di diritto internazionale in autodeterminazione del popolo veneto per il riconoscimento dello stesso, e il diritto a rivendicare la sovranità della nazione veneta.
Il COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE VENETO e AUTORITA’ NAZIONALE VENETA rendono noto che già oggi pomeriggio è stato inoltrato all’attenzione all’alto commissariato dei diritti dell’Uomo (ONU di Ginevra) e alla CROCE ROSSA INTERNAZIONE di Ginevra tramite i canali ufficiali fornitici da loro, una denuncia ufficiale dell’accaduto, con copie di documenti di perquisizione, con fermi di polizia nelle questure di Vicenza e Verona, per informarli delle gravi violazioni perpetrate ai soggetti di diritto internazionale in autodeterminazione e delle gravi violazioni perpetrate per l’ennesima volta dei trattati nazionali ratificati dall’Occupante Italiano.
Copia di questo è stato inviato anche a canali ufficiali del Cremlino.
Nella giornata di domani partiranno le denunce a nome di chi ha effettuato le perquisizione e fermi in questura alla Corte Internazionale dell’AIA.
Certo è, che questa azione malavitosa, è stata fatta appositamente dallo stato italiano per screditare e voler minare il percorso Legittimo e LEGALE del comitato di Liberazione nazionale veneto, unica entità di diritto internazionale come da protocolli e leggi internazionali.
Ufficio Stampa CLNV
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Comunicato stampa relativo ai recenti fatti di Vittorio Veneto
Quale maggior movimento politico indipendentista nel Veneto intendiamo ribadire l’importanza strutturale dell’approccio legale, democratico e pacifico all’esercizio del diritto di auto-determinazione .
Sul percorso verso l’indipendenza della nostra nazione qualunque problema di ordine pubblico è di ostacolo e motivo di ulteriore inaccettabile ritardo.
Pertanto si condanna fermamente ogni forma di violenza e di disordine perpetrata nel nome dell’indipendenza del Veneto, chiunque ne sia l’autore.
Indipendenza Veneta col supporto di illustri studiosi ed accademici nazionali ed internazionali ha da anni intrapreso la strada politica e culturale che porterà il Popolo Veneto ad esprimersi col voto circa la propria sovranità.
Massimo Vidori
1° Consigliere
per il Consiglio Nazionale di Indipendenza Veneta
qui italia ci cova…
io che ci abito sono andata a vedere dopo aver letto sui giornali e vi assicuro che non ho visto niente in giro, neanche un vetro rotto… d’altra parte se gli autori si sono espressi, e hanno cercato di non far danni, cosa c’è da
temere… han voluto far parlare di sé e richiamare l’attenzione… infatti i giornali ne hanno parlato: per loro, obiettivo raggiunto…
A noi invece, pur non conoscendoli, dispiace che abbiano dato il destro per creare allarmismi, quando si sa invece che il processo di indipendenza del Veneto è cosa seria che sta seguendo un percorso lineare a cui tutti possono accedere andando sui siti predisposti per la diffusione e gli aggiornamenti.
Nel momento in cui, anche se più a parole che con i fatti, fervono sentimenti indipendentisti, che cosa fa lo stato italiano? Pensa di mostrare i muscoli festeggiando i 150 anni del nome Vittorio Veneto. In pratica una scusa per rinvigorire l’orgoglio di una vittoria (ma di che cosa?)
Grazie stato, la tua miopia ci spinge a fare passi avanti in direzione di un’unità di intenti!!!