Tra i tanti significati della vittoria del NO al referendum costituzionale che ha visto la netta sconfitta di Renzi (anche se alle sue dimissioni non poteva che seguire la reazione delle oligarchie finanziarie che, con la complicità del “garante della costituzione” Mattarella, ci ha imposto l’ennesimo governo fantoccio del mondialismo), quello su cui a nostro avviso non si è posta la dovuta attenzione è la solenne bocciatura del ritorno al centralismo più spinto che sarebbe conseguito alla rivisitazione dei rapporti tra stato centrale ed autonomie locali secondo quanto previsto nel testo della riforma.
Il segnale quindi è chiaro: insieme alla Brexit e, in parte, all’elezione di Trump, assistiamo a un risveglio importante della lotta per la Sovranità dei Popoli contro il globalismo massificatore, come dimostrano anche le ultime imponenti, pur se tardive, rivolte contro l’invasione extracomunitaria e contro le pretese degli organismi sovranazionali di imporre le regole del comune vivere quotidiano.
Riteniamo quindi che sia arrivato il momento in cui la Toscana ottenga finalmente quell’Autonomia che le è dovuta per la propria Storia, la propria Tradizione e la propria Identità.
Proponiamo dunque a tutti coloro che ancora hanno a cuore la propria Terra e la propria Gente l’indizione di un referendum consultivo, come previsto dallo Statuto regionale e sulla falsariga dei referendum che si terranno prossimamente in Lombardia e in Veneto, affinché sia possibile pronunciarsi sull’attribuzione di ulteriori forme e condizioni di autonomia alla Toscana, con l’obiettivo minimo di renderla una regione a “Statuto Speciale” sul modello di quelle già presenti all’interno della regione geografica italiana.
Movimento Autonomista Toscano