“Sovranità vera, non quella illusoria, significa aprire i nostri confini agli scambi commerciali, ma combattendo con determinazione l’elusione fiscale e la concorrenza sleale di chi allenta le normative per attirare le imprese”. Emmanuel Macron, candidato alla presidenza in Francia, critica il protezionismo annunciato dal neo presidente americano Trump.
Nulla da dire sulle critiche al protezionismo, ma pensare di aprire agli scambi commerciali bollando poi come “concorrenza sleale” l’abbassamento delle tasse da parte di qualche Stato rende chiara l’idea che Macron (peraltro in folta compagnia) ha del concetto di concorrenza.
In pratica, va bene che non ci siano barriere agli scambi sotto forma di dazi, ma guai se da qualche parte la pretesa del fisco è inferiore che altrove. Quindi la concorrenza tra imprese va bene su scala globale, ma quella tra Stati no. Quando si tratta di Stati, al posto della concorrenza è meglio che ci sia un bel cartello, e che sia il più ampio possibile.
Credo sia sempre bene ascoltare con sospetto i proclami di certi difensori del commercio internazionale.