“Il Partito Socialista è morto”. Questo ha sentenziato l’attuale primo ministro francese, Manuel Valls, all’indomani della vittoria di Macron alle elezioni presidenziali, con l’atteggiamento tipico di chi cerca subito di salire sul carro del vincitore.
Effettivamente il Partito Socialista in Francia sembra piuttosto malconcio, a giudicare dai risultati delle recenti elezioni. Il problema, però, è che se il Partito Socialista è morto (o moribondo) i socialisti sono più vivi che mai in Francia (e anche altrove).
Si possono cambiare i nomi dei partiti, ma alla fine dei conti tutti i candidati alle recenti elezioni (e a quelle parlamentari che si terranno il mese prossimo) avanzano proposte che contengono dosi più o meno consistenti di socialismo.
Ahimè.
Il socialismo rappresenta una patologia psichica.