Intervistato dalla Bbc, il candidato alla presidenza del Consiglio del M5S, Luigi Di Maio, ha indicato il modello politico a cui si ispira: “Quando penso quale modello politico seguire, penso ai paesi del Nord Europa, che stanno spendendo soldi in salute e ambiente.”
Quello dei Paesi del Nord Europa non è esattamente il modello politico che seguirei io, per un semplice motivo: contrariamente a quanto pare pensino molti italiani, almeno stando ai sondaggi di tanto in tanto citati dagli statalisti nostrani, non pagherei più volentieri le tasse (e perfino più tasse) a fronte di migliori servizi pubblici (a livelli paragonabili a quelli dei Paesi del Nord Europa). Preferirei meno servizi pubblici e meno tasse.
Pur prescindendo dal mio punto di vista, c’è un problema che Di Maio sembra non prendere in considerazione: nei Paesi ai quali lui si ispira “spendono soldi”, ma hanno conti pubblici ben diversi da quelli italiani. Se si considerano Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia, il deficit è ovunque più basso che in Italia (la Norvegia è in surplus da anni) e il debito tocca al massimo il 63% del Pil in Finlandia. Altrove è compreso tra il 33 e il 42%.
In Italia c’è chi gioisce (Padoan, per esempio) di fronte alla prospettiva di passare dal 132 al 131.6% (in base alla nota di aggiornamento al DEF). Forse questo per Di Maio è un dettaglio, ma non lo è.
il fatto è che a fronte di meno o eguali tasse hanno più servizi semplicemente perché i soldi li spendono meglio di come fa governo e governanti e loro adepti in Italia che sperpera i soldi delle tasse in apparati burocratici infiniti e crea enormi disuguaglianze di trattamento di compensi e pensioni e provvidenze varie…