L’Associazione Gilbero Oneto è liete di invitarvi al convegno LA DISFATTA DI CAPORETTO CONTROSTORIA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. L’incontro si terrà a Nerviano, Sala del Bergognone, Piazza Alessandro Manzoni 19 Nerviano (Milano).
L’appuntamento è per domenica 19 Novembre 2017 Ore 15:00 – Ingresso libero.
Oneto, da sempre, ha scritto la controstoria dell’Italia, avvisandoci del fatto che la retorica patriottarda e tricolore si sarebbe fatta viva per le celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale (LEGGI SUO ARTICOLO QUA)
Il convegno, si aprirà con la presentazione di un libro di Gilberto Oneto, curato dal professor Alessandro Vitale. Il titolo è davvero un programma ; TROPPA “ITALIA”, TROPPO STATO, TROPPI PARASSITI”. Di seguito alcuni spunti tratti dalla prefazione di Vitale:
- 1- Gli interventi, gli editoriali e gli scritti brevi di critica politica di Gilberto Oneto – soprattutto quelli degli ultimi anni della sua vita – costituiscono un vasto patrimonio da scoprire e da rileggere. Sparsi fra molti quotidiani, testate on-line, riviste, persino registrazioni magnetofoniche, una volta riuniti riescono a dare, infatti, un quadro mirabile e imparagonabile della sua instancabile opera di acuto osservatore della realtà, di fine umorista, di impietoso critico della deriva di uno Stato, quello che si fa chiamare “Italia”, un’entità artificiale, inesistente1 e inventata, che travolge tutto e tutti nella sua marcescenza ormai conclamata, fatta di imbarbarimento e progressivo scivolamento verso inauditi livelli di tirannide politica: un cammino inequivocabile di devastante “de-civilizzazione”, subita in particolare dalle terre più prossime all’area mitteleuropea, quelle della regione padana e le terre alpine, che Oneto tanto ha amato, descritto, studiato e cercato con la sua attività intellettuale di difendere, fornendo anche progetti politici alternativi.
- 2- Il quadro preconizzato da Oneto – sulla scorta di tanti avvertimenti e previsioni di Miglio, quasi tutte realizzatesi – che abbiamo oggi sotto gli occhi, è ormai impressionante. Il vecchio Stato nazionale sta tentando da molti anni e con indubbio successo una restaurazione, che significa anche ottuso recupero e consolidamento dei passati privilegi. I mali della centralizzazione politica (mascherata da un decotto regionalismo di facciata, che serve solo a proteggere e a mascherare la struttura piramidale del sistema, che è il contrario delle autentiche libertà locali alle quali Oneto ha sempre aspirato) stanno così riemergendo in tutta la loro virulenza.
- 3- La tradizione italica, che unisce il potere arbitrario di alcuni uomini potenti al formarsi di corti di servitori, rimane infatti viva e vegeta e anziché regredire nel processo storico (come sarebbe richiesto dalle nuove condizioni economicoproduttive e dalla globalizzazione), trova terreni sempre più adatti per prosperare. Si tratta di una tirannide frammentata, basata su una condizione di dipendenza diffusa di individui da gruppi e da uomini in possesso di un enorme potere arbitrario. Il fallimento dei tentativi di riforma degli anni Novanta ha tolto a chi controlla l’Italia-Stato ogni remora ad abusare del proprio potere.
Una raccolta imperdibile per un libro edito dall’Associazione per la collana “I quaderni di Brenno”.
ECCO IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
– Saluto istituzionale delle autorità comunali di Nerviano
– Saluto e apertura dei lavori del presidente dell’Ass.Gilberto Oneto Gianluca Marchi
– Adolfo Morganti, Il vero scontro di civiltà: i nazionalismi contro l’Impero
– Stefano Bruno Galli, Irredentismo e questione nazionale, Cesare Battisti e Damiano Chiesa
– Eugenio Fracassetti, l’oscura trama: revisionismo storico e la Prima Guerra Mondiale
– Giuseppe Reguzzoni, La prima Guerra Mondiale e le origini della Rivoluzione Conservatrice
– Romano Bracalini, Caporetto e il fallimento dell’ideologia risorgimentale
– Presentazione del libro “Piazza Caporetto” di Stefano Magni a cura dell’autore
Nel corso del convegno sarà esposta la mostra fotografica a pannelli, con foto d’epoca inedite, “La Grande Guerra nei cieli della Libia“, a cura dell’Associazione Culturale Terra Insubre.