domenica, Novembre 24, 2024
6 C
Milano

Fondatori: Gilberto Oneto, Leonardo Facco, Gianluca Marchi

Parlare veneto costa 1.800 euro: l’ha sentenziato il tribunale di treviso

Da leggere

di DANIELE QUAGLIA

Conclusosi il processo Po£isia Veneta, con l’assoluzione di massa in I° grado, il Tribunale di Treviso, Sezione penale ha provveduto a notificare a tutti gli assolti, tramite famigerata raccomandata in busta verde, copia di nota spese, conforme all’originale autenticata dall’Ufficiale Giudiziario, liquidate al perito per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche dal dialetto.

Nella nota viene specificato che la trascrizione ha comportato la stesura di 1182 pagine e un impegno di 295 ore a cui sono state aggiunte ulteriori 148 ore, udite, udite, dovendosi valutare la maggiore complessità derivante dall’uso del dialetto presente in molte conversazioni …….. con la conclusione che appare equo liquidare al perito la somma di 1807,68 €. Eccolo il linguaggio del colonizzatore!

Noi Veneti, esseri inferiori ai colonizzatori italici, non parliamo una lingua, parliamo un dialetto.

Nulla vale che il nostro idioma abbia origini ultramillenarie e altrettanto antecedenti il vernacolo toscano impostosi nel basso medioevo e del quale sto usando una versione moderna per scrivere queste righe; per loro siamo solo dei colonizzati testardi e cocciuti, arrocati dentro i confini della nostra ignoranza.

Riusciranno mai questi buzzurri italici a comprendere quello che firmano, a leggere e rileggere i Trattati internazionali per arrivare a capire cosa significa: “ ……. gli individui…….non possono essere privati del diritto …….. di usare la propria lingua, in comune con gli altri membri del proprio gruppo” tratto dall’art.27 del Patto sui Diritti civili e politici? Nel diritto internazionale si parla di propria lingua, non di dialetto che sottintende una sottospecie, una derivazione della lingua ufficiale o più semplicemente una denigrazione della propria lingua.

Chi parla di dialetto per definire qualsiasi idioma minoritario, manifesta nient’altro che tutta la sua ignoranza e la protervia di chi si crede “superiore”, pur essendo un piccolo, piccolissimo italiano.

——————————————————–

Clicca e ingrandisci le immagini della sentenza

Correlati

3 COMMENTS

  1. un tribunale che non capisce la lingua parlata nel contesto in cui opera come può pretendere di giudicare e chiederne la traduzione nella propria lingua che evidentemente è aliena rispetto agli attori in campo… l’inadeguatezza è sua e non può imputarla ad altri… e pure richiedere il costo della traduzione?
    Siamo alla protervia del potere e all’assurdo…
    Spero contestiate la richiesta!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Articoli recenti